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IL MISTERO DELLE PIRAMIDI CURATIVE DI VISOKO

I CUNICOLI CHE CURANO DALLEMALATTIE

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Spesso ci affascina occuparci di misteri ma ancor più ci diverte riportarli, farli conoscere, mettere la cosiddetta “pulce nell’orecchio” ai lettori, nel tentativo di produrre un ragionamento.. Uno dei misteri insoluti ma molto affascinanti è celato all’interno delle piramidi bosniache. Forse non ne sarete al corrente ma strutture di differenti dimensioni, dalla forma piramidale che ricordano le più famose e recenti piramidi egiziane, sono presenti in varie zone del pianeta. Piccole o grandi si tratta pur sempre di strutture realizzate con forma piramidale. Le piramidi monumenti molto antichi dalla misteriosa realizzazione a cosa sarebbero servite? Le piramidi egiziane non sono certo quelle più antiche presenti sulla Terra. Le più antiche sono da vedersi nelle piramidi bosniache.

Foto di beate bachmann da Pixabay

La storia delle Piramidi bosniache

Le misteriose piramidi di Bosnia vennero scoperte nel recente 2005. Gli uomini di scienza analizzarono un frammento della struttura che testimoniò risalire a circa 29.000 anni fa. Non vi sembra un vero e proprio mistero? Quello che resta più enigmatico è il fatto che nelle piramidi scorrano una serie di ruscelli sotterranei. Nella piramide “del Sole”, la più grande ad esempio sembrerebbero esserci ruscelli sotterranei e mistariosi blocchi in ceramica inseriti negli stessi ruscelli. Già i manufatti in ceramica risaleneti a 29.000 anni fa restano un mistero, anche perchè i primi manufatti ceramici risalirebbero al Neolitico ovvero da 3500 a 8000 anni fa. Oggi sappiamo anche che che la ceramica è oggi molto utilizzata in ambito elettrico come isolante. Un secondo mistero da sempre mantenuto sotto analisi da una scienza attonita che non sa dare risposte ai misteri delle piramidi, semprerebbero essere le mistariose proprietà curative delle acque e dell’atmosfera presente nei cunicoli di Ravne che formano l’interno delle strutture.

Foto di Khusen Rustamov da Pixabay

La scienza

Quello che la scienza può affermare, avendo analizzato le acque e l’atmosfera all’interno delle piramidi è la presenza di un misterioso elettromagnetismo, di ioni negativi e di ultrasuoni che emanano 28KHZ di frequenza e di risonanza Schumann a 7.83 Hz (il miglior campo energetico per le facoltà fisiche, mentali e spirituali della specie umana). Le piramidi ragalano al pellegrino anche una concentrazione straordinariamente elevata di ioni negativi, fino a 60.000 per centimetro cubo. Stando al parere degli scienziati gli elementi offerti dai cunicoli e dall’acqua che scorre sotto le piramidi sarebbe in grado di innescare un misterioso processo di auto-guarigione e di rigenerazione cellulare dell’organismo umano.

La scoperta

Dal momento della scoperta delle strutture nel recente 2005, grazie al dottor. Sam Osmanagich che ha saputo scorgere le piramidi oltre la mimetizzazione offerta da un tappeto erbaceo formatosi con il passare dei secoli. Dal momento della scoperta si sono tenute ben cinque conferenze internazionali negli anni 2008, 2011, 2012, 2013 e 2014. Gli esperti si sono alternati per cercare di fornire alla scienza ed al genere umano, delle risposte concrete sulla questione del mistero delle piramidi e le proprie caratteristiche positivamente terapeutiche. A parte la composizione degli elementi che agirebbero sulla presunta guarigione dei soggetti che vi si recano, la scienza avrebbe accertato e testato la presenza dei componenti delle acque, la presenza di una quantità incredibile di ioni negativi e le frequenze in Hertz presenti nei cunicoli delle strutture piramidali. Tuttavia il fatto di essere state realizzate circa 29.000 anni fa, sarebbe lecito pensare chi possa averle realizzate. Tutto quanto resta racchiuso nel mistero o nelle ipotesi fantascientifiche del genere umano. Stando alle conoscenze odierne l’Homo sapiens sembrerebbe essere stato protagonista della vita sulla Terra dai 200.000 ai 100 mila anni fa. Come avranno potuto, questo antichi uomini, privi di ogni tecnologia, realizzatre tali strutture con nientemeno che blocchi in ceramica all’interno dei ruscelli? Impossibile saperlo. La tecnologia per realizzare la ceramica e le piramidi stesse non penso proprio che gli uomini di 29.000 anni possano averla avuta, tuttavia avrebbero potuto averla conosciuta ma chi l’avrebbe potuta insegnare?

Le testimonianze di guarigione

Tutte possono essere ipotesi o fantasie se non esistessero riscontri tangibili come testimonianze di soggetti malati e poi guariti, ma soprattutto pazienti testati da esperti uomini di scienza prima e dopo le visite ai cunicoli di Ravne. Dopotutto ogni persona può affermare quello che desidera. Contariamente a tale tesi esistono testimonianze e test effettuati da medici o scienziati. i test effettuati riescono a suffragare la veridicità delle terapie del complesso preistorico bosniaco.

Insufficienza polmonare

Una delle testimonianze di guarigione è data dall’allora diciassettenne slovacca Veronika Vrankova. La turista fece visita alle Piramidi su consiglio del proprio medico dott. Peter Hajduk specialista nella clinica per malattie polmonari di Praga. La ragazza accusava un problema alle vie aeree dal 2013 quando la capacità polmonare era risultata ridotta del 47% a causa di cisti infiammatorie che la costrinasero ad un intervento al polmone destro. La cura per il recupero della paziente, dettata dallo specialista, era basata su una terapia di bio-risonanza ed una cura a base vitamina C. La paziente accusava comunque di fitte e dolori di vario genere dovute alla patologia polmonare. Lo specialista tuttavia le consigliò di recarsi a Visoko proprio per l’alta concentrazione di ioni negativi nel sotterraneo Ravne. La paziente effettuò due viaggi in Bosnia per sottoporsi al trattamento migliorando in effetti il proprio stato di salute. per la prima volta dopo un biennio di malattia non percepiva più le fitte ed i dolori causati dall’insufficienza polmonare. La cura a Ravne è riuscita ad aumentare la capacità polmonare della paziente portandola dal 47% all’attuale 84%.

Glicemia elevata

Nel recente 2015 venne condotto un test dalla rivista WM Magazine con lo scopo di studio sulla misurazione dei livelli di zucchero (glucosio) nel sangue. Protagonista dell’ esperimento, il cinquantott’enne Jyrki di Praga. Il paziente sarebbe entrato nel cunicolo di Ravne con un livello glicemico di 7,8 mmol/l attestandosi come soggetto a rischio. Dopo 45 minuti di visita nel tunnel il livello avrebbe subito una regolarizzarione del glucosio scendendo a 5.1 mmol/l facendo regredire il livello di glicata ed attestando il paziente a soggetto non a rischio. Un secondo test avrebbe visto Karel. Prima dell’ingresso Karel mostrava dalle analisi una glicemia di 10,5 mmol/l. Dopo essere uscito dal Ravne la glicemia sarebbe scesa a 5.7 mmol/l. A parte il fatto che il primario dell’ospedale di Praga che ha effettuato il monitoraggio non ha saputo spiegare i motivi dei sorprendenti riisultati, dopo il rientro a Praga i due pazienti hanno testimoniato che gli effetti benefici sqarebbero durati anche 14 giorni dopo il test.

Foto di Pexels da Pixabay

Una paziente turca affetta da ipertensione sanguigna (pressione alta) ha visto una flessione dei propri parametri dopo essere stata all’interno dei cunicoli di Ravne. La pressione che al momento dell’ingresso era di 220/135 dopo aver regolarmente visitato i cunicoli preistorici, si sarebbe attestata ad un massimo di 140/90 rimanendo tale.

Problemi alla vista e stress

Sempre nel 2015 afferma Asja Dupanovic, dopo aver trascorso 40 minuti circa nei cunicoli di Ravne rilassandosi nelle camere di guarigione con i blocchi in ceramica, sarebbero usciti con la sensazione di aver dormito 10 ore. Si consideri che il viaggio dalla Slovenia non è molto vicino quindi la stanchezza si fa sentire molto presto. La stanchezza sarebbe sparita del tutto ma quello che è più sorprendente è il fatto che i problemi oculari della turista che lamentava la vista sfocata e la pressione eccessiva del gruppo oculare erano un ricordo.

Aura umana

Sempre ammesso che l’aura esista, come ritengono alcuni appartenenti a discipline particolari in genere di provenienza orientale come lo Yoga, discipline associate all’oriente, anche in questo caso ci sarebbe da fare un appunto per quanto riguarda le piramidi bosniache. Per aura si intende la presunta luminosità di varie colorazioni emanata dai corpi in vita, una sorta di fluido emanato da un corpo vivente. Coloro che credono all’esistenza dell’aura assocerebbero la luminosità emanata dai corpi alla famosa “aureola” rappresentata nei dipinti sacri. Che l’aura sia reale oppure no non voglio fare alcune discussione, tuttavia sembra esistano dispositivi atti a misurare la presunta itensità dell’aura.

Foto di Zafer da Pixabay

Preferisco lasciare il dubbio l’esistenza dell’aura, tuttavia a scopo informativo intendo anche solo per un attimo prendere per possibile anche questa teoria. Si sappia che Janek Pelko, ingegnere sloveno avrebbe condotto un esperimento di diverso dai precedenti sempre legato alle proprietà dei cunicoli. Il professionista avrebbe utilizzato l’atrezzatura del professor Vladimir Kortkov dell’Università russa di San Pietroburgo. L’esperimento ha coinvolto 160 persone usate come test ed avrebbe avuto lo scopo di misurare l’intensità della presunta aura umana. Al test hanno partecipato persone di differente età e sesso, tutti volontari presi anche fra i turisti del momento. Il risultato dell’ esperimento ha mostrato che un’ora di permanenza nei cunicoli di Ravne avrebbe portato ad un miglioramento dell’aura nell’ 82% dei casi testati. I risultati più stabili sono stati riscontrati nel personale permanente del luogo. I risultati minori invece sono stati riscontrati nelle persone scettiche quindi resistenti all’idea che le piramidi possano avere effetti curativi ma anche alle persone che avrebbero indossato indumenti non adeguati come fible artificiali o pvc. Anche per questo motivo non sono tanto disposto a credere all’ esistenza dell’aura. Se fosse un particolare attendibile a mia opinione il risultato del test non dovrebbe dipendere dalla fede. Credo che il miglioramento sarebbe rimasto invariato, maggiore o minore indipendentementedal fatto di essere o meno scettici sulle proprietà curative dei cunicoli preistorici, tuttavia regalo l’informazione come mi è stata donata. ISembra che i partecipanti che indossavano indumenti naturali come lana, cotone o fibre comunque naturali avrebbero avuto un successo maggiore.

I misteri delle piramidi sparse nel mondo

Le piramidi bosniache, come dopotutto tutte le altre santiche strutture piramidali restano un vero e proprio mistero e producono molti interrogativi inspegati. I poteri curativi sono il mistero maggiore anche se restano aperti tanti altri interrogativi a partire dai misteriosi costruttori di tali strutture ed ai propri usi. Si pensa che le piramidi sparse in ogni angolo del mondo possano essere servite per creare una rete energetica atta a qualche scopo particolare. Nel complesso delle pirmidi egiziane c’è raffigurato un geroglifico che ricorda un egiziano con in mano una sorta di lampadina con tanto di filamento in tungsteno e relativo cavo elettrico, la lampada di “Dendera”. Tremila anni fa che io sappia l’elettricità non esisteva ancora. Cosa avrà voluto dire quel geroglifico? Si ricorda che la piramide del Serpente Piumato costruita nella zona di Teotihuacan, in Messico avrebbe invece regalato una scoperta davvero sensazionale ovvero un deposito nella zona sottostante la struttura, contenente una grande quantità di mercurio allo stato liquido. Sembrerebbe che anticamente la piramide a gradoni del Serpente Piumato (che non è quella della foto) fosse stata costruita su un lago di Mercurio. Per quale ragione? Si tratterebbe solo di una tomba? Cosa ci farebbe il Mercurio sotto una tomba? Anche in questo caso si cela un secondo mistero che priobabilmente ha ancora a che fare con l’energia. Il mistero è anche unito alla tecnica per ottenere il Mercurio.

Foto di Viktor da Pixabay

Stando a quanto sostenuto dalla scienza il processo per ottenere il Mercurio dal Cinabro, unico solfuro semplice di mercurio da cui è possibile estrarre in modo economico il metallo stesso, prevede il riscaldamento del minerale ad altissima temperatura. All’interno dei forni che sviluppano una temperatura pari a circa 500-600 °C  il mercurio passa dallo stato solido a quello gassoso per sublimazione. Oggi ricavare il mercurio è possibile ma nel caso delle piramidi si tratta di circa almeno un migliaio di anni or sono. Le civiltà precolombiane erano davvero tanto evolute tecnologicamente da poter estrarre in qualche modo questo particolarissimo minerale? Erano tanto evolute da possedere le nozioni per poterlo estrarre? Erano tanto evolute da possedere forni per il raggiungimento di una gradazione superiore ai 500 gradi C°? Forse le piramidi sono più di quanto vorrebbero lasciar credere. Lascio a voi le conclusioni sul mistero delle piramidi e naturalemente sui misteri che recano queste affascinanti strutture geometriche, solitamente posizionate ed orientate verso perfetti punti cardinali e relative costellazioni.

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Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.