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La 1000Miglia di velocità, quella meravigliosa avventura, la gara che diverrà la corsa più prestigiosa al mondo e riuscirà ad attrarre i migliori driver italiani ed internazionali ebbe inizio nel lontano 26 marzo del 1927. In effetti ancora oggi, una vettura per potersi iscrivere e partecipare a quella che ai nostri tempi si è trasformata in gara di regolarità, deve necessariamente essere un modello di autovettura che ha partecipato alla 1000Miglia negli anni dal 1927 (la prima edizione di velocità) al 1957, l’ultima edizione, quella famosa 1000Miglia che venne vinta dall’ Ing. Piero Taruffi, per poi chiudere i battenti per un ventennio ed in seguito riprendere nel 1977 come gara di regolarità. Mi direte che la 1000Miglia di un tempo era la vera competizione. E’ vero, la velocità affascina davvero tanto, tuttavia pensare di poter correre su strade pubbliche nelle condizioni di oggi, con norme, semafori e traffico intenso sarebbe letteralmente impossibile oltre che estremamente pericoloso. Penso francamente che l’unica soluzione per poter riprendere la 1000Miglia possa essere stato trasformare la rinomata gara di velocità, nella modalità di regolarità. Le otto del mattino del 26 marzo del 1927, con un clima prettamente primaverile, certamente l’aria doveva essere frizzante come pure l’adrenalina dei piloti. Brescia in quel fatidico anno accettò di essere protagonista di un’avventura davvero eccezionale, dal fascino misterioso, un’avventura senza tempo. Forse quando i padri fondatori della 1000Miglia pensarono alla creazione di questo evento, seduti ad un tavolino di un bar milanese fra un aperitivo e quattro chiacchiere non avrebbero mai creduto che una competizione creata quasi per scherzo sarebbe divenuta tanto grande da conquistare il mondo intero. Dopotutto in quel periodo le gare automobilistiche in Italia nascevano misteriosamente, dal nulla e con frequenza. Erano gli anni della sperimentazione di nuovi motori, nuove vetture, quasi tutte scoperte, le prime automobili, quelle auto che in quegli anni erano una sorta di “giocattoli per ricchi”. In quel 1927 la società viveva ancora in un sistema quasi prettamente agricolo e le persone per lo più appartenenti al settore contadino usavano per i propri spostamenti ancora i cavalli. Coloro che avevano le possibilità finanziarie per potersi permettere una vettura non erano tanti. Le strade non erano come oggi le conosciamo, piene di traffico. A quei tempi lontani le strade in genere erano piuttosto vuote ed imperfette nel manto stradale prettamente “bianco”. Il primo prototipo di automobile nacque nel 1886, tuttavia le automobili non erano ancora per tutti a fine anni 20. Forse anche gli inventori dell’automobile non avrebbero mai pensato che la propria scoperta, avrebbe conquistato il futuro. Quel lontano 1927 sarà un anno davvero particolare divenendo un vero e proprio simbolo, per aver ospitato la prima edizione della 1000Miglia. La leggenda della Freccia Rossa inizierà con la partenza di un’ Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo Maserati. Da quel momento in poi nascerà la leggenda bresciana della “Corsa più bella del mondo”. A trionfare agli esordi della 1000Miglia, saranno due indimenticabili piloti, Nando Minoia e Giuseppe Morandi. Per conoscere questa coppia di intrepidi piloti è necessario ricordare che Brescia, fu anche patria di un marchio storico di meravigliose autovetture, la O.M. Perugia in quella 1000miglia vedrà il ritiro di un altro campione. Nel 27 il favorito fu Gastone Brilli Peri al volante di Alfa Romeo RLSS. Il secondo ed il terzo posto sarà conquistato proprio da due O.M. Un grande onore per la città natale della 1000Miglia: Brescia. Quell’anno sarà piuttosto piovoso come lo saranno parecchie edizioni della Freccia Rossa. E’ tradizione che la 1000Miglia subisca la pioggia. Quel 1927 fra pioggia, banchi di nebbia e polvere alzata dalla velocità delle vetture che correvano su strade a quei tempi tipicamente bianche, a trionfare furono Minoia e Morandi. Il 27 marzo del 1927 circa un paio di minuti dopo le sei del mattino, in Viale Venezia (che ancora oggi ospita la partenza e l’arrivo della competizione) al traguardo si ricorda ancora l’arrivo veloce di due Lancia Lambda e di seguito due O.M. 665 Superba 6 cilindri dei due protagonisti di quella vittoria, Minoia e Morandi. Una 1000Miglia davvero combattuta, fatta da una corsa sfrenata, all’ ultimo metro, combattuta a tutti gli effetti in sole 21 ore. In quei periodi la TV era ancora lontana dalle case degli italiani e le radio agli albori. La cronaca quindi era inesistente nel 1927. A fare da cronaca era il passaparola. Il passaparola complice della fortissima passione dei bresciani per l’ automobilismo, riuscirà a portare la prima edizione del 1927 ad un pubblico numerosissimo ed entusiasta. Il pubblico…. il pubblico del 27 era ben lontano dall’immaginare che i piloti avrebbero dovuto percorrere circa 1600 Km in sole 21 ore attraversando l’Italia fra passi montani, pianure sconfinate, pioggia battente sole e nebbia ed i piloti pure. Fu davvero un atto eroico quello di quei leggendari equipaggi del lontano 1927. Le strade di quei remoti anni, ripeto, non erano asfaltate, tanti tratti erano lastricati in pietra e generalmente in prossimità dei centri abitati. Gli equipaggi di quella prima gara partirono con i bagagli in auto pensando di terminare la 1000Miglia in un paio di giorni. Le cose tuttavia non andarono come previsto e la gara si consumerà in meno di un giorno. A quei tempi nessuno avrebbe mai pensato che si potessero percorrere 1000Miglia (circa 1600 Km) in così poche ore. Fu un vero trionfo, Minoja e Morandi stupirono tutti riuscendo a tenere una media di velocità di ben 77 Km orari. O.M. si dimostrò all’altezza della situazione piazzandosi ai primi posti. Si corse con molto impegno in quella prima 1000Miglia fra intemperie e difficoltà di vario genere. Settantesette autovetture presero parte a quella mitica prima 1000Miglia ma di queste 77 vetture ne giunsero al traguardo solamente 55. Fu proprio una vittoria dei migliori ma anche delle migliori autovetture, dei migliori motori. In ricordo di quella mitica competizione nelle future gare di regolarità saranno sempre le O.M. le prime a partire. La prima edizione della 1000Miglia fu un successo talmente grande, che lo stesso Benito Mussolini ordinò di ripetere la gara negli anni successivi. Sul famoso telegramma di richiesta agli organizzatori della 1000Miglia si ricorda la frase che lo stesso Duce scrisse di proprio pugno: – “Si ripeta” ! Da quel fatidico anno la 1000Miglia inizierà un’ inesorabile serie di successi sempre in crescendo. Da quel momento la 1000Miglia diverrà un evento tanto grande ed ambito. da calamitare i migliori driver provenienti da tutto il mondo, portando la Freccia Rossa ai nostri giorni, nei quali nonostante nel 1977 verrò ripresa come gara di regolarità resta e resterà sempre la “corsa più bella ed affascinante del mondo”.
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