ARTICOLO OFFERTO DA LA FINITURA DI BANCALE PIANCAMUNO BRESCIA
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Chiedersi i motivi delle proprie disgrazie dovrebbe essere un dovere, anche per il fatto che di quelle disgrazie, siamo tutti complici attivi. Come? E’ presto detto. Siamo complici del sistema disonesto (che magari poco ci convince) per averlo nel tempo avallato come? Tacendo, permettendo di fare e disfare sulla nostra pelle, ma anche tramite un voto che in realtà non serve a nulla per il fatto che saremmo di fronte ad una combriccola di delegati, tutti concordi col sistema, che per essere mantenuto, avrebbe la necessità di dare una parvenza democratica ed in questo caso elezioni ne sarebbero l’occasione migliore. Non lo sapevate? Forse non ve lo siete mai chiesto. Questo non vi fa onore. Forse non ve ne siete accorti che ultimamente con i “casini” da loro appositamente provocati ci hanno tolto anche il piacere di “pasticciare inutilmente la scheda elettorale”? Caspita ma dove vivono gli italiani su Marte? Va bene che ora su Marte ci si fanno le gite turistiche. Consiglierei alla maggior parte degli italiani di andarci ma poi di restarci in modo da non far danno ulteriore alla nazione. Il nostro oggi è l’epilogo della libertà, la conseguenza di quanto vi ho appena detto. Avete visto opposizione concreta da quei partiti a mia opinione ipocriti, che si prefiggono di essere paladini del popolo? Vista no, io l’ho solo sentita, a chiacchiere. A parole tutti sono molto molto abili, a fatti meno.
Come recita una frase in un noto film americano, “chiacchiere e distintivo”. Con queste premesse non sperate che la politica ci possa salvare. C’è ancora qualche sprovveduto che ci spera? Credo al contrario che tutti, da destra a sinistra, siano complici del sistema, almeno questo dimostrano. Un discorso a parte lo farei sull’inganno del sogno europeo. A mia opinione il sogno europeista è da sempre un puro inganno. Credo che le bugie abbiano le gambe molto corte per coloro che sappiano ricordare. Ora vi sottoporrò la fotografia di un articolo uscito anni fa su un noto “giornalone”. Dall’ articolo, a prescindere dai personaggi presenti nella foto e molto ben conosciuti, si riesce a capire che il nemico che detta legge nel nostro oscuro periodo, possa essere colpevole dei tristi accadimento di oggi. Non si tratta di certo di una mania persecutoria o peggio complottista. A proposito sembra che oggi i camionisti francesi abbiano agito di conseguenza ai colleghi canadesi. In Italia invece? Nella nazione chiave per il compimento del Nuovo Ordine Mondiale tutto tace. Noi purtroppo abbiamo pochissime persone valorose ma la maggior parte sono conigli, orecchie lunghe e gambe agili per spostarsi. I conigli italiani proseguono sulla scia “vai avanti tu che a me mi scappa da ridere”. A parte qualche team di avvocati che contro tendenza starebbe mettendocela tutta nel combattimento contro il totalitarismo, a parte qualche giornalista della rete, tutti tacciono (ma si lamentano al bar) e stanno allo sporco gioco dei “tiranni” rendendo i patrioti soli come cani, come se la tirannia riguardi solamente loro. A mia opinione la tirannia non sarebbe da considerarsi prettamente italiana, allargherei il raggio all’ Europa ma anche oltre. La tirannia a mia opinione sarebbe da vedersi oltre l’Europa ed ovviamente a cascata si ripercuoterebbe sull’ UE la quale si ripercuoterebbe sull’ Italia tramite la politica ad essa asservita. La punta dell’ Iceberg sempre a mia opinione, sono i potentati anglosassoni e francesi (detti COW) coadiuvati dal il deep state nordamericano, che evidentemente premono sull’ Europa per imporre regole antidemocratiche sulle nazioni interessate (quelle del sud ricche ma deboli dette PIG o maiali da macello in gergo finanziario). Non ce ne siamo mai accorti? Continuiamo ad essere “europeisti”? In questo caso, forse allora le nostre disgrazie ce le meritiamo, dopotutto penso siamo un paese di rammolliti incapaci neppure di una protesta pacifica ma efficace.
Siamo sempre disposti a lasciarci comprare in qualche modo per il fatto che in Italia vige da sempre la legge della “mors tua vita mea” (la tua morte è la mia vita) ma guardate che in questo caso non è proprio così, in questo caso la tua morte è anche la mia morte solo che avverrà più tardi. Noi da sempre siamo stati guardinghi e dubitosi verso la barzelletta dell’ Europa dei popoli. L’Europa oggi sarebbe mutata nell’ Europa dei potentati non dei popoli. E’ evidente che questo fosse il progetto a cui arrivare studiato molto tempo fa. La parte di articolo preso da La Repubblica datato 1992, che noi abbiamo trascritto per potervi offrire una migliore nitidezza nella lettura, lascia intendere molte cose. Le pensioni secondo il metodo di oggi, credo che in futuro non le vedremo più ma nel presente i versamenti lo stato ci obbliga a versarli. Le meravigliose proprietà dello stato italiano, ammesso che l’azione distruttiva dei potentati economici si accanisse senza freni sull’ Italia, verranno privatizzate una dopo l’altra, comprate per un tozzo di pane per il fatto che alcuni sostengono che fra un biennio al massimo, la nostra nazione diverrà peggio della Grecia e fallirà clamorosamente. Il futuro probabilmente ci riserverà una sanità distrutta dalla mancanza di fondi e magari a pagamento, come pure un’ istruzione mediocre, inefficace e magari a pagamento, in stile tipicamente USA. Questa è l’ Europa a cui noi versiamo miliardi di Euro ogni anno prelevati ovviamente dalle tasche dei cittadini italiani e che, al bisogno, la UE ci presta (i nostri soldi) con salati interessi ricattatori. Forse non ci crederete ma è così. Siamo diventati a mio parere un popolo inimitabile. Un tempo eravamo inimitabili culturalmente, economicamente, in fatto di genialità italiana. Oggi saremmo inimitabili (per fortuna) in fatto di stupidità e di immobilismo. Tutto ci parla anche la politica nella propria spudoratezza. Loro ci dicono quanto dovrà avvenire, come ad esempio l’instaurazione del sistema americano nel quale se non sarai assicurato non ti cureranno e via dicendo. Dopotutto loro sanno di rivolgersi ad un popolo di idioti che accetteranno ogni imposizione a loro svantaggio. Il peggio è che forse non ci crediamo o meglio forse crediamo che ciò sia necessario, per il fatto che il “sistema Italia” non funzioni più. Voi direte: – Dopotutto il nostro sistema non funziona quindi è necessario cambiarlo. Se così fosse avreste ragione ma penso proprio che il sistema funzioni perfettamente e non funzioni oggi per il fatto che chi ha governato negli anni sia riuscito nell’intento di distruggere con strategia finanziarie il sistema Italia (uno dei migliori al mondo) riuscendo a non farlo funzionare agli occhi del cittadino. Così facendo il sistema disonesto che ci governa mirerebbe ad ottenere il beneplacito da parte del popolo per il “cambio di rotta”. Per il NWO è necessario far perdere al popolo la fiducia nella istituzioni, fare perdere la fiducia nella democrazia, far perdere la fiducia nella Costituzione che per forza di cose deve essere stracciata. Dopotutto come avrete letto nel precedente articolo, l’Italia non è una Repubblica ma al contrario dal 1933 una corporation privata. Detto questo tutto è possibile. Oggi la politica ormai tanto potente da essere spudorata ci dice apertamente la verità su quanto sarebbe in fase di attuazione e noi non ci crediamo. Quanto ci attende non è certo lusinghiero. INSOMMA VI VOLETE SVEGLIARE?
‘BISOGNA COLPIRE SALARI E PENSIONI’
Dal quotidiano La Repubblica del 3 giugno 1992, (vedi foto in alto)
ROMA – Siamo “in emergenza”, torna ad avvertire Guido Carli. Bisogna colpire pensioni e salari, ma occorre anche puntare alla “crescita zero” del numero dei dipendenti pubblici. E privatizzare. E sfruttare la “disponibilità a pagare” di una parte degli utenti nei delicatissimi settori della sanità e dell’ istruzione. Quindi va riformato l’ ordinamento finanziario degli enti locali. E, ancora, vanno revisionate le procedure di bilancio… Insomma, rigore. Che poi vuol dire stringere (subito) la cinghia. Altrimenti l’ Italia può abbandonare il sogno europeo perché già oggi la dinamica della spesa pubblica “non é tale da consentire” la convergenza richiesta dagli accordi di Maastricht….
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