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IL TRAGHETTATORE: DAL PARADISO ALL’ INFERNO di Goldfinger

IL POSSIBILE CARONTE DELL'ITALIA

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Ci siamo già espressi sulla “questione Draghi” in uno degli articoli precedenti lasciandoci ispirare da un articolo piuttosto interessante i cui contenuti furono presi del blog “La cruna dell’ago”. Proprio su questo blog appartenente alla stampa non ufficiale sarebbe uscito un articolo molto interessante che avvalorerebbe il precedente. Anche in questo articolo si parlerà di Mario Draghi e della propria politica economica, una politica che non sarebbe affatto concorde con le necessità dell’ Italia ma solamente con il volere del sistema speculativo privato benedetto dalla UE e dai propri “potentati” come Olanda e Germania. Una domanda lecita: faremo la fine della Grecia? La fine della Grecia potrebbe essere luogo comune con l’Italia? Abbiamo poi fatto davvero un grande affare ad entrare il UE? Tutte domande che sarebbe doveroso porsi, soprattutto in un momento come il nostro nel quale sembrerebbe non esserci più speranza, nel quale quello che è certo è il fatto di essere di fronte ad una vera e propria guerra escatologica (come descrisse Mons. Viganò) fra le forze del bene e le forze del male con i propri servitori. Vinceranno la guerra le forze del bene oppure quelle del male? Da cattolico convinto credo che il male non potrà mai vincere dato che a Dio è riservata l’ultima parola, tuttavia il male riuscirà certamente a creare molti problemi e non poca disperazione nel mondo intero. Prenderemo ancora una volta ispirazione dall’ultimo articolo uscito sul blog “La cruna dell’ago” e cercheremo di spiegare a modo nostro quanto starebbe accadendo, come e perché ieri la Grecia fu sotto attacco e come oggi una sorte analoga possa toccare proprio a noi.

Foto di WikiImages da Pixabay

Mario Draghi avrebbe partecipato al recente meeting annuale di CL organizzato come da tradizione a Rimini. Dal discorso messo in campo lascerebbe presagire di essere in procinto di arrivare alla conquista di Palazzo Chigi. Nel proprio discorso Draghi avrebbe parlato dei giovani penalizzati dalla situazione economica attuale e delle diseguaglianze che metterebbero a serio rischio il futuro delle nuove generazioni. Parole, parole, parole…. di parole si dice è lastricata la via dell’inferno. Queste parole all’ apparenza provenienti da una giusta analisi non sarebbero sbagliate ma è colui che le pronuncia che lascerebbe dubitosi. Proprio Draghi, come anche altri personaggi del settore, ricordiamoci, sarebbe stato nella propria lunga carriera legato a doppio filo con la lobby finanziaria e proprio questo potente cartello avrebbe lavorato, per pura speculazione, per privare le giovani generazioni del proprio futuro. L’ ex governatore di Bankitalia sarebbe stato uno degli uomini chiave con il compito di eseguire nel modo migliore il processo di deindustrializzazione dell’ Italia. Questa strategia fu pensata anni e anni prima dal Club di Roma, una potentissima loggia massonica che possiede una grande influenza nelle file del mondialismo. Da quanto espresso sul blog La cruna dell’ago fu proprio Draghi il prescelto per l’ immensa svendita del patrimonio industriale pubblico nazionale. Tutto questo fu deciso all’inizio degli anni 90 dopo l’omicidio Falcone per intenderci. Nel 1992 a bordo di un cero panfilo, proprietà della Corona Britannica, il panfilo che reca il nome di Britannia, venne decretato il destino di alcuni stati fra cui l’Italia. Il rinomato e lussuoso yakt quell’anno vide molti nomi illustri a bordo come ospiti, guru della finanza e della politica italiana. Da quanto è possibile sapere a bordo ci furono tutti gli uomini che contavano e che ancora oggi purtroppo contano come Mario Draghi, Romano Prodi (Presidente IRI negli anni 80) co responsabile della prima ondata di disgrazie legate alle privatizzazioni che colpirono l’Italia.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

A bordo ci furono Beniamino Andreatta (ex Ministro del Tesoro), Carlo Azeglio Ciampi (allora Governatore di Bankitalia) che portarono la divisione fra Bankitalia e Ministero del tesoro nel 1981, tecnica che riuscì a privare il Governo della facoltà di monetizzare il debito a bassi tassi di interesse portando come conseguenza all’ esplosione del debito pubblico e di conseguenza al passaggio dell’economia italiana in mano alla finanza. Fu proprio Ciampi che in quei periodi innescò un certo processo a difesa del cambio fisso della lira italiana (agganciata in quel momento allo SME) svuotando le riserve di valuta estera di Bankitalia che all’ epoca ammontavano a 48 miliardi di dollari, facendo un regalo indiretto a finanzieri speculativi internazionali del mondo anglosassone e senza scrupoli del calibro di Soros che proprio per questa operazione guadagnò cifre da capogiro intascate tramite autentici attacchi alle valute sovrane degli Stati nazionali. Tutto questo gioco finanziario avrebbe concesso l’acquisizione delle aziende “fiore all’ occhiello” italiane ma nota bene: a prezzi di saldo. Gli anni 90 furono un periodo davvero triste per il destino dell’Italia che proprio in quegli anni vide l’ inizio del processo lento ma inesorabile della propria fine economica. Un processo iniziato con l’entrata nel trattato di Maastrich che riuscì a privare la nazione della propria sovranità monetaria, tramite l’arrivo del molto discutibile Euro che negli anni seguenti portò al tramonto dell’ economia mista (che Draghi ben conosceva) la quale venne rimpiazzata con l’integrazione del modello neo liberale. Presenti alla crociera organizzata dalla Corona britannica anche altri esponenti politici fra cui alcuni sostengono il comico Beppe Grillo. Cosa avrebbe fatto il comico italiano sul Britannia? Fu ingaggiato per uno spettacolo? Sembra che di spettacoli non ne abbia fatti sul panfilo della Regina. Torniamo a Draghi. Il compito di Draghi sarebbe stato quello di essere sicario dell’ economia ovvero adoperarsi per privare l’Italia di ogni risorsa strategica, attuando una serie di privatizzazioni tali da consentire alla lobby degli speculatori internazionali di governare a tutto tondo sull’economia italiana. In questo caso sostiene “La cruna dell’ago” Draghi sarebbe stato uno dei più abili sicari dell’economia nazionale, un personaggio che portò (come accennato in precedenza) su un piatto d’argento alla finanza inglese le migliori industrie pubbliche italiane. Stesso discorso venne fatto con la Grecia quando da Governatore BCE appoggiò il piano aiuti che portò alla disfatta dello stato greco. Qual è il gioco sporco che gli speculatori utilizzano per riuscire a rovinare interi stati arricchendosi a non finire? Semplice, quanto succede nel piccolo accade nel grande. La dinamica per capirci è quella utilizzata da sempre nello strozzinaggio. In questo caso gli speculatori riescono a guadagnare sulla pelle degli stati legando al collo delle nazioni un cappio, il debito, e poi col tempo stringere la corda fino a permettere che la nazione soffochi letteralmente. In effetti la Grecia fu sommersa di prestiti, denari che in seguito andarono a finire guarda caso nei conti correnti degli istituti di credito franco tedeschi, mentre la Grecia veniva smantellata on la scusa della politica dell’ austerity. Draghi ebbe un compito ben preciso: scegliere fra la salvezza della Grecia e la salvezza dell’ Euro. Naturalmente sacrificò la Grecia salvaguardando l’Euro “ad ogni costo” ma così facendo condannò a morte la Grecia la cui infrastrutture strategiche passarono di mano dalla Grecia alle grandi società esponenti del mercantilismo germanico. Risultati della manovra: Grecia a pezzi, la mortalità infantile in Grecia raggiunse il 43% mentre la disoccupazione il 27% portando una nazione intera nella disperazione totale. Una disperazione dovuta alla devastazione economica, un colpo economico mai visto dai tempi del secondo conflitto mondiale. Il “futuro dei giovani”? Colui che ne parla sarebbe lo stesso uomo che nel passato recente firmò la condanna dei giovani greci. L’Euro che Draghi difese ad ogni costo fu l’arma letale con la quale il neo liberismo conquistò l’intera Grecia. Proprio l’Euro fu voluto in modo particolare dalle èlite UE per il fatto che questa particolare moneta consentirebbe da un lato l’austerità permanente degli stati della zona Euro dato che i singoli stati non hanno la possibilità di emettere moneta. Proprio questo

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

particolare porterebbe gli stati ad indebitarsi per poter tenere testa alla spesa pubblica, cosa possibile in passato grazie alla creazione della moneta sovrana. L’Euro renderebbe gli stati soggetti alla dipendenza dei mercati. La moneta UE si sarebbe rivelata come uno strumento traditore, di compressione salariale, ma in grado di aumentare il potere negoziale del mercantilismo UE in modo particolare olandese e tedesco. In pratica Draghi avrebbe lavorato per agevolare e proteggere tutto questo oltre che di consentire ai poteri forti come per citarne uno, il Club di Roma ma anche il Bilderbergh Group, di decidere sul destino di nazioni intere. Possiamo quindi supporre che proprio Draghi che oggi la politica ci indica come un potenziale guru dell’ economia, come il potenziale salvatore della nazione sarebbe la figura che più di tutte avrebbe portato l’Italia ad essere inserita dell’agenda del NWO, consentendo al NWO di avanzare molto rapidamente. Quando Draghi approdasse a Palazzo Chigi probabilmente il destino dell’Italia potrà dirsi compiuto dato che proprio Draghi potrà portare a termine i piani decisi dalla finanza e dal NWO. Sarà la fine decisiva dell’ Italia? La nostra bella nazione farà la fine della Grecia? Staremo a vedere. Solo il tempo lo potrà confermare ed ancora una volta direi che ancora una volta ai posteri spetterà ”l’ardua sentenza”.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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