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Ci saremo chiesti tantissime volte i motivi, per i quali la politica dall’ alto del proprio mondo dorato ed apparentemente isolato dalla società, non veda o non voglia vedere le necessità degli italiani. Spesso mi sono chiesto se la regole che vedono i politici al servizio della nazione e del popolo italiano siano tutt’ora valide, oppure e se qualcosa nei secoli sia mutato. Dopotutto le necessità di un popolo dovrebbero essere le necessità di coloro che i politici rappresentano e dovrebbero quindi lavorare per colmare. Tuttavia sembra che “la casta” sia molto ben rintanata nel proprio bunker isolato dal mondo, dove fra un giro di valzer ed un altro, molti politici si divertano, cimentandosi nelle danze, mentre sotto, al piano di sotto, il popolo italiano soffra per il fatto che ogni giorno le cose si mettano sempre peggio. Questo è quanto i cittadini italiani vedono dal piano di sotto, alzando la testa verso il piano di sopra. Tuttavia esistono per grazia divina eccezioni, ovvero una forse piccola quantità purtroppo, di quei politici che invece ci risparmiano le danze e riescono a vedere oltre il muro della separazione ormai divenuto assai spesso fra Governo e popolazione. Questi politici riescono a capire le necessità del proprio popolo e le espongono al Senato ed al parlamento con l’intento di cercare di imprimere una svolta, di cercare di permettere ai ciechi di vedere ed ai sonnolenti di svegliarsi.
La Senatrice parla anche del rischio di blocco totale del paese se si fermassero i trasporti a causa degli aumenti di carburante (e credo proprio che il rischio sia reale) ma anche del rischio di essere per la prima volta in un momento di apparente benessere, a corto di generi alimentari. Nel discorso si parla di famiglie alla “canna del gas” e di possibili azioni rapide per cercare di non essere travolti “dalla valanga” di guerre, asset di potere internazionale e squilibri fra le grandi potenze. La senatrice ricorda la normativa presentata ed approvata in Regione Lombardia per la produzione di energia e per esentare dal pagamento degli oneri di sistema quei soggetti che divenissero produttori energetici per il proprio fabbisogno, una normativa proposta da Gabriele Barucco. Nel discorso al Senato italiano da parte della senatrice Gallone c’è anche un ricordo a Marco Biagi, ma anche una critica all’ immobilismo della politica che non avrebbe mai incentivato l’innovazione, la meritocrazia, la semplificazione e la politica energetica, che oggi ci sarebbe tanto cara e risolutiva, come il fatto di usare da subito il nostro gas. Un accenno importante è anche sui rifiuti, quei rifiuti che se fossero gestiti con una certa intelligenza potrebbero rivelarsi una grande risorsa energetica per un’economia circolare, ma che spesso vengono mandati all’estero che li utilizza al nostro posto per trasformarli in energia e magari ci fa pagare pure lo smaltimento. Oggi sarebbe opportuno avere incentivato l’utilizzo del fotovoltaico, delle biomasse, della fusione nucleare. Una piaga cui oggi l’Italia soffre nonostante sia terra di geni, artisti, lavoratori che potrebbero (se avessero dalla propria parte una politica attenta) portare alla nazione ed al mondo tanto sviluppo e benessere, mentre al contrario proprio in Italia si conterebbero 200 mila imprese in oggettiva difficoltà e 2 milioni circa di posti di lavoro a rischio. La senatrice si esprime anche sulle accise dei carburanti riconoscendo che rinunciandone per calmierare i prezzi dei carburanti, a conti fatti sarebbe un guadagno, in un momento particolarmente turbolento come quello che stiamo vivendo. Una storia infinita e da sempre irrisolta, che la nostra Italia oggi dovrà pagare a caro prezzo, in un mondo in rapidissimo cambiamento. Come affermato dalla Gallone per il 2022 mancano solamente l’invasione aliena o l’invasione biblica delle cavallette……
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