ARTICOLO OFFERTO DA ELETTROSOA SAN ZENO NAVIGLIO BRESCIA
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E’ proprio il caso di dirlo, con gli ultimi aumenti dell’energia elettrica gli italiani a breve potrebbero vedere i “sorci verdi”. Talvolta la poca lungimiranza ci porta a doverci scontrare con la dura realtà futura. Da anni esistono i sistemi per potersi svincolare dalla fornitura energetica tradizionale ma pochi ci hanno pensato seriamente e dall’altro canto i vari governi che si sono succeduti, in realtà non hanno effettuato una campagna continua incentivando gli italiani in tal senso. Il fotovoltaico oggi è una delle poche soluzioni per liberarsi dall’ incubo bollette energetiche ma quanti hanno questi impianti sul proprio tetto? L’azienda Elettrosoa che tratta impianti fotovoltaici ci comunica una grande novità, la nascita della possibilità di installazione di un impianto fotovoltaico come investimento
mirato alle attività. Il progetto prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dell’ azienda ma finanziato da una finanziaria. L’azienda interessata al risparmio energetico e proprietaria del tetto, pagherà l’ammortamento mensile dell’impianto all’ istituto di credito, risparmiando sull’energia che in questo caso sarà per la maggior parte autoprodotta. Il risparmio avverrà anche sulle tasse, per il fatto che le mensilità pagate potranno essere detratte a bilancio come spesa aziendale. Al termine degli anni di ammortamento l’impianto verrà riscattato dall’ azienda che lo avrà installato a vantaggio dell’ attività che ne avrà usufruito nel periodo di ammortamento. Credo si tratti di una soluzione ottimale per non avere sbalzi esagerati in merito alle fatture energetiche considerato il fatto che la maggior parte dell’energia sarà autoprodotta e la rata mensile sempre del medesimo importo. Per quanto riguarda i privati sarebbe interessante un investimento (oggi relativo) per un impianto fotovoltaico in modo da scatenare la medesima dinamica ovvero poter andare incontro a fatture energetiche con prezzi piuttosto stabili e tendenzialmente basse. Se si desiderasse raggiungere una maggior indipendenza energetica, sarebbe possibile anche integrare l’impianto fotovoltaico con un impianto di accumulo di energia ovvero le famose batterie. Gli impianti di accumulo oggi sarebbero piuttosto disincentivanti per i costi ancora elevati, tuttavia trovandoci in presenza di un allettante bonus batterie del 50% detraibile in 10 anni, l’integrazione di questo sistema risulterebbe senza dubbio molto interessante. In questo caso le batterie saranno ricaricate durante il giorno in presenza di sole fornendo energia elettrica all’ abitazione anche la notte. Se si fosse in possesso di una vettura elettrica sarà possibile effettuare ricariche gratuite tramite l’energia autoprodotta.
In questo caso il risparmio diverrà ancora maggiore. Penso che a conti fatti, proprio perchè che il sistema spinga in questa direzione, sarebbe opportuno approfittare delle detrazioni e dei costi per il momento relativi, investendo sul fotovoltaico, il solo sistema che per il momento sia in grado di offrire una stabilità per quanto concerne i costi della materia energetica. I costi dell’energia potrebbero lievitare portando ad una maggior incertezza ed a spiacevoli aumenti dovuti dall’ aumento della richiesta durante la stagione invernale. Un secondo fattore non certo stabilizzante è l’incertezza dei mercati dei combustibili, incertezza dovuta ad una situazione conflittuale in alcune zone del pianeta. Quello che è certo è che i costi dei carburanti aumenteranno gradualmente nel prossimo futuro e quindi anche quelli dell’energia elettrica. Questo è dovuto principalmente al fatto che il sistema farà in modo di rendere sconvenienti i carburanti tradizionali per spingere sia i privati che le attività ad adeguarsi ai nuovi sistemi energetici Green.
Messaggio promozionale: Per informazioni in merito agli impianti fotovoltaici aziendali o dedicati ai privati Elettrosoa sarà in grado di stemperare ogni dubbio. Potrete chiamare i numeri sotto riportati o cliccare sui link presenti nelle varie sezioni dell’articolo o sull’immagine a piede pagina di Elettrosoa.
L’autorità Antitrust contro i fornitori di Energia:
Cosa sta succedendo? L’autorità Antitrust ha avviato nella scorsa settimana delle istruttoria contro quattro principali fornitori di energia chiedendo documentazioni contro altri 25 provider. In particolare sono entrati nell’occhio del ciclone E.On, Iberdrola, Dolomiti Energia e Iren sono accusati di presunti cambiamenti unilaterali delle condizioni contrattuali o di possibili indebite risoluzioni contrattuali per onerosità sopravvenuta nella fornitura di energia elettrica e gas ai consumatori.
Che cosa viene contestato ai 4 provider?
La contestazione dell’autorità si basa principalmente su presunte variazioni dei contratti di fornitura di luce e gas. Questo segue il provvedimento del Decreto Legge del 9 Agosto, convertito in legge il 21 Settembre successivo che sospende fino a fine Aprile 2023 la possibilità dei fornitori di cambiare le clausole contrattuali per modificare il prezzo della luce e gas e delle condizioni di preavviso. Proprio alla base di questo Decreto pare ci siano le interrogazioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Secondo l’AGCM E.On e Iberdrola hanno effettuato presunte indebite risoluzioni contrattuali per presunta eccessiva onerosità sopravvenuta delle offerte che rendeva non proficuo continuare a fornire a quelle condizioni l’utenza. Diversamente, Iren e Dolomiti Energia sono accusate dall’AGCM di presunte variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali delle offerte luce e gas. In particolare pare che a Dolomiti Energia venga contestata la comunicazione di modifica del prezzo, mentre a Iren la contestazione risiede nella modifica della scadenza delle proprie offerte a prezzo fisso. Inoltre a Iberdrola e Dolomiti Energia viene contestata “l’ingannevolezza delle comunicazioni dell’impossibilità di fornire energia elettrica”. Pare che questi due fornitori Energia siano quindi accusati di avere annunciato di non essere in grado di fornire l’energia elettrica, fornendo in alternativa al cliente la possibilità di recedere anticipatamente il contratto.
Non solo i 4 provider! Possibile crisi del sistema?
Non solo i 4 sopracitati provider sono stati accusati dall’autorità Antitrust di presunti comportamenti irregolari, ma altre 25 società, seppur non nell’occhio del ciclone, paiono essere interrogate dall’AGCM per le medesime possibili infrazioni. Queste 25 società rappresentano di fatto la quasi totalità del panorama energetico italiano. In particolare si tratta di:
Sorgenia
Wekiwi
Sinergas
Repower Italia
Optima Italia
Illumia
Hera Comm
Estra Energia
Enne Energia
Eni Plenitude
Engie Italia
Enel Energia
Enegan
Edison Energia
Duferco Energia
Bluenergy Group
Axpo Italia
Audax Energia
Argos
AMGAS
Alperia
Alleanza Luce e Gas
AGSM Energia
Acea Energia
A2A Energia
A queste società è stata richiesta formalmente la fornitura di informazioni riguardo le comunicazioni inviate ai propri consumatori e verrà controllato dall’Autorità se ci sono state azioni in contrasto allo stesso decreto in questione. Questo rende evidente come ogni l’intero sistema energetico italiano ristagna in una profonda crisi che affligge tutti i componenti di questo e in particolar modo i consumatori.
Fonte: http://www.prontobolletta.it
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