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APPRENDIMENTO: L’INCUBO DELLE GIOVANI GENERAZIONI di Letizia Gentile

I GIOVANI ED IL DISTURBO NELL'APPRENDIMENTO

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Abbiamo parlato spesso del Nuovo Ordine Mondiale e della “politica” di questo sistema a mio modesto parere infernale. Uno dei risultati delle politiche del NWO è l’aver incentivato la “macelleria sociale” in vari ambiti a cui oggi assistiamo. Parlo a quei lettori che non sono affetti da cecità naturalmente ma anche “ai ciechi ed ai sordi”. Avete in mano credo il termometro della situazione. Tralasciamo la sanità italiana che fa acqua da tutte le parti e focalizziamoci sull’istruzione. Ricordo una generazione fa, quand’ero studente, in quegli anni le scuole funzionavano molto bene. Oggi anche in questo settore cardine per la continuità della democrazia e per la civiltà futura va tutto a rotoli. I maestri moderni sono man mano sostituiti dal PC o dallo Smartphone. Premetto di non avere nulla contro la tecnologia tuttavia dovrebbe essere utilizzata per il benessere della società non per altri scopi. Personaggi anche influenti, spesso non sanno utilizzare correttamente la lingua italiana, come pure alcuni addetti alla comunicazione. Gli sproloqui, le ferite alla lingua italiana sono all’ordine del giorno, come se nessuno avesse mai potuto accedere ad un’istruzione decente.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Dante Alighieri il sommo poeta si rivolterà certamente nella tomba a sentir parlare alcuni italiani di oggi.  E’ vero, se parlassimo di lingua italiana sapremmo che si tratta di una lingua viva (contrariamente al latino che di fatto è una lingua morta) quindi in continua evoluzione, ma se l’evoluzione fosse dovuta all’ignoranza di fondo delle giovani ed incolte generazioni, credo proprio che dovremmo fermarci a riflettere. Parlo di lingua italiana per non parlare di altre frange dell’istruzione. Bene o male sono tutte conciate allo stesso modo purtroppo. Quello che è il lato peggiore della questione è che la popolazione italiana si starebbe ammalando di una malattia molto subdola ovvero, la difficoltà nella comprensione. Oggi a quanto pare i giovani pensano sempre meno, elaborano sempre meno e quindi comprendono sempre meno. Essi sono disincentivati (da varie congiunture) ad elaborare i pensieri e quindi a comprendere concetti, elaborarli e quindi metterli in pratica diventa un’ impresa titanica. Qual’è la causa di tutto ciò? In primis la povertà educativa. Possiamo dire che dopo l’entrata a far parte del mostro UE siano iniziate per noi le “sette piaghe d’Egitto”. L’austerity europea ci avrebbe portato alla “macelleria sociale” ma non solo anche alla “macelleria sanitaria e culturale”. Se la comprensione divenisse difficoltosa anche il mettere in pratica dei concetti diverrebbe impossibile. Il lato peggiore della questione è che i nostri giovani che faticano a comprendere i concetti, saranno i professionisti di domani, commercialisti, avvocati, bancari, politici e via dicendo. Che futuro potrebbe avere quindi la nostra organizzazione economica? Che futuro potrebbe avere la nostra società? Pensateci anche solo per un istante. Per sopperire a questa problematica sono nate delle vere e proprie attività che cercherebbero di arginare la difficoltà di comprensione e di apprendimento, in quei soggetti affetti da questo disturbo assai grave ma anche molto preoccupante. Per terminare direi che il “sistema” che ci starebbero imponendo non funziona, è morto in partenza. E’ necessario cambiare urgentemente questo pericolosissimo sistema. Cosa significa? Significa passare in fretta ad un nuovo concetto economico e sociale fondato sulla cultura, fondato sull’arte, fondato sullo studio, sulla scienza ma soprattutto su un ritorno urgente alla fede cristiana. Non vi scandalizzerete spero sentendo parlare di fede cristiana. Sappiate che essa è il volano che ci ha portato a godere del periodo di benessere, che fino a pochi anni fa ha dominato il mondo occidentale. E’ urgente un cambio ad un sistema basato non solamente sui conti in passivo, in attivo, o sul “dio” denaro fine a se stesso. Sarebbe urgente passare ad un sistema, socialmente umano, in grado si poter “traghettare” nel futuro la società odierna, le giovani generazioni, un sistema incentivante per le generazioni di domani, aimè ferite gravemente da scelte scellerate e da politiche maligne, che non contemplano ne il futuro, ma neppure il presente e che non prevedono il benessere sociale, ma al contrario l’autoritarismo e così facendo la conseguenza potrebbe sfociare nella dittatura. Si, perchè una società formata da uomini ignoranti è facilmente manipolabile. (introduzione di Goldfinger)

Cresce in Italia il “disturbo della comprensione”: come può aiutare l’e-learning?

Hanno fatto scalpore i risultati di una ricerca condotta da Save the Children Italia, in particolare quelli in merito alla povertà educativa: secondo il report “Impossibile22”, un 15enne su due non è in grado di comprendere un testo. Si parla in tal caso di “disturbo di comprensione o dell’apprendimento” e con questo si intende non la capacità di lettura e decodifica di un testo, bensì la capacità di comprendere il significato dello stesso. Già in passato, diversi studi hanno evidenziato i fattori che incidono sulla povertà educativa a livello nazionale, regionale e provinciali: alcune delle cause di questo fenomeno sono, per esempio, privazione di materiale educativo, scarsa accessibilità alle infrastrutture scolastiche, offerta formativa di scarso livello, mancanza di spazi ricreativi e tanti altri fattori.

Foto di StartupStockPhotos da Pixabay

La situazione è peggiorata in tempi più recenti a causa del Covid-19: la chiusura delle scuole durante i lockdown non ha certamente aiutato i giovani ragazzi nel loro studio, soprattutto coloro che non hanno gli strumenti digitali. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro, i giovani più colpiti da questo fenomeno sono i “ragazzi delle famiglie più povere, quelle che vivono al sud e quelle con background migratorio”.

Come può aiutare la digitalizzazione nel settore dell’istruzione?

Nel corso degli anni, la tecnologia e le innovazioni digitali hanno impattato fortemente sull’educazione e sull’istruzione. Questo è dovuto anche alle attività del governo: uno degli obiettivi del MIUR (Ministero dell’Istruzione) è proprio quello di innovare il sistema scolastico tramite la digitalizzazione e tecnologia. Perchè si vuole raggiungere quest’obiettivo? Perchè il concetto di apprendimento apre diverse opportunità, soprattutto per i ragazzi stessi:

  • permette di agevolare lo studio attraverso diversi approcci didattici di apprendimento;

  • maggior coinvolgimento degli studenti, tramite l’uso di materiali didattici tradizionali e digitali. Inoltre, l’utilizzo di materiale multimediale permette un maggior coinvolgimento degli altri sensi, incrementando e migliorando i livelli di attenzione;

  • maggiore accessibilità: la maggior parte dei ragazzi dai 11 ai 35 anni possiede almeno uno smart device, che può essere uno smartphone, un tablet o un PC. Ciò permetterebbe una maggiore inclusività, soprattutto per tutti gli studenti che non possono accedere alle infrastrutture scolastiche, semplicemente con una connessione internet;

    Foto di Gerd Altmann da Pixabay

  • implementando sistemi di istruzione e apprendimento online si incentiva anche l’acquisizione da parte dei ragazzi di competenze e conoscenze digitali, sempre più richieste anche nel mercato del lavoro;

  • tramite l’apprendimento da remoto, i ragazzi hanno modo di accedere non solo a più risorse e materiali di studio, ma anche a più corsi di formazione che vanno oltre la scuola.

Proprio in merito a questo punto, diverse sono le start up digitali inserite nel mondo dell’istruzione digitale, ognuna delle quali con caratteristiche diverse e con obiettivi di istruzione diversi.

Alcuni esempi di startup digitali

Tante sono le start up digitali che permettono un apprendimento virtuale. Si identifica appunto con l’espressione “educazione digitale” o “e-learning” tutti gli strumenti e piattaforme che permettono un apprendimento da remoto. Ogni start up offre diversi corsi di istruzione a diversi target, come ragazzi di scuole medie, licei, università o anche extra scolastici. Vediamone alcuni!

Labsitters

Startup digitale italiana che offre a tutti i bambini dai 3 ai 13 anni corsi di lingua inglese, francese e spagnola ad hoc per un miglior apprendimento. Labsitters dà la possibilità ai genitori di scegliere tra più opzioni disponibili: lezioni individuali o di gruppo, personalizzate in base agli orari e ai giorni disponibili dei genitori stessi. L’apprendimento avviene tramite giochi interattivi e lezioni multi-sensoriali.

Foto di Nikolay Georgiev da Pixabay

Starting Finance

Comunità online, molto attiva anche sui social media, i cui corsi sono indicati soprattutto per gli studenti universitari e per tutti coloro che sono appassionati di economia, finanza e management. Oltre ad occuparsi di informazione sul mondo economico-finanziario, offrono diversi corsi di formazione e approfondimento. I giovani fondatori e collaboratori di Starting Finance basano la loro attività su tre pilastri fondamentali, che sono educazione, formazione e gamification dei processi di apprendimento.

papernest

Fondata nel 2015, papernest è una startup francese che ha il chiaro obiettivo di rendere più facili e leggere le pratiche burocratiche della vita quotidiana. In particolare, si propone come piattaforma di gestione in cui gli utenti hanno modo di semplificare le pratiche del trasloco, cambiare fornitura di energia, sottoscrivere nuove offerte per la luce oppure attivare offerte telefoniche. Oltre a questi servizi, tramite le guide pubblicate settimanalmente, informa gli utenti su come risparmiare sulle spese della casa e molto altro.

fonte: https://internet-casa.com/news/startup-digitali-istruzione/
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Author: admin

Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi