ARTICOLO OFFERTO DA TINTEGGIATURE CRISTIAN CIRELLI TRAVAGLIATO BRESCIA
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“Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio.” (Dalai Lama)
Scoprendo che al mondo si combatte una guerra, che ferisce l’Ucraina da circa otto anni (e noi la scopriamo solo ora) il mondo forse intuisce che la pace sia uno dei più grandi doni che Dio abbia regalato all’umanità. Pace, una parola molto impegnativa, non ci avete mai pensato? Cos’è la pace? Dove si trova la pace? Quando i periodi di pace arricchiscono l’umanità? Non certo nel nostro. Se la pace non la possiedi dentro di te, nel tuo intimo, singolarmente, l’odio si proietterà inevitabilmente sul mondo intero.
Forse il sonno perenne in cui viviamo, sdraiati sul nostro comodo divano, con la televisione accesa, mezzi assonnati e stanchi da una intensa giornata di lavoro, forse questo intontimento perenne ci ha dato l’illusione di essere un popolo in pace. Mentre noi ci crogioliamo nel nostro apparente benessere e nella nostra apparente libertà, nel mondo decine di conflitti si combattono e la gente muore. Noi non la vediamo morire perché i riflettori della tv non sono interessati a mostrare questi conflitti. I conflitti di certi popoli non interessano a nessuno.
Essi vengono fomentati spesso per vendere armi da guerra, magari rimanenze di magazzino obsolete, ma utili per ammazzarsi a vicenda ma con lo scopo occulto di depredare interi popoli, tramite l’indebitamento e l’impossibilità di poter rendere i costi degli armamenti comprati a credito a coloro che glieli hanno venduti. I conflitti iniziano ad interessare moltissimo quando toccano paesi potenzialmente ricchi o almeno interessanti per qualche ragione economica o geopolitica. E’ il caso del conflitto fra Ucraina e Russia. Lo sapete credo che questo conflitto continua da circa otto anni? Non vi siete mai chiesti dov’erano le TV negli anni passati? Non vi siete mai chiesti i motivi per i quali il mondo scopra solamente ora questo conflitto? Forse ragionando su queste domande potrete darvi delle risposte. Si da il caso che le guerre, tutte le guerre, non nascano per odio atavico. L’odio è un sentimento distruttivo che viene inculcato a posteriori (quando in genere la guerra è iniziata). Dopotutto per ammazzare un presunto nemico l’odio deve essere inculcato nella mente dei guerrieri. Se così non fosse credo che nessuno combatterebbe. L’odio poco ha a che vedere con la miccia di una guerra. Data la mia esperienza di analista degli accadimenti, posso affermare che a mia opinione ogni guerra nasca perché qualcuno la crea e la desideri per due motivazioni ben precise: potere e denaro. E’ molto facile parlare di pace quando si ignorano determinati aspetti non proprio relativi alla pace. La parola pace riempie la bocca di molti, ma alla fine credo che pochi credano nella pace (quella vera), in modo particolare quelli seduti sull’alto dei propri troni, che sbandierano e bestemmiano la parola pace, quelli che amano parlare nella propria malafede di morte in modo da far emergere il proprio falso concetto contrapposto di pace e di democrazia. Il fatto è che loro, parlano di pace per riuscire a far accettare le proprie scelte (non certo pacifiche) ai propri sudditi, non perché credano nella pace. Questi potenti personaggi vivono di morte (quella altrui), le guerre le creano, le vogliono, le desiderano. Solamente tramite il mezzo della guerra è per loro possibile centrare alcuni obbiettivi di potere e denaro. Per questo scopriamo solamente ora questo conflitto, e non ci rendiamo conto di altri conflitti che feriscono il mondo.
Quelli sono poco interessanti. Per il momento dell’ Africa non si interessa nessuno, eppure tanti africani muoiono ogni giorno anche in Africa, stessa cosa in medio oriente. Questi soggetti, sono forse inferiori agli ucraini? Assolutamente no. Un uomo è un uomo ed una vita è una vita. Il fatto è che le news si concentrano dove il “padrone” desidera si concentrino. In questo modo diviene facile pilotare l’opinione pubblica su determinati obbiettivi. Credete che se l’ Italia volesse la pace, il governo italiano venderebbe le armi all’Ucraina (clicca quì) in nome di una “democrazia” inventata a tavolino, con lo scopo di confondere i popoli, giustificando le scelte dei burattinai che li comandano? In nome della “democrazia” in questi anni sono state create troppe guerre. Sotto la presidenza Obama (premio Nobel per la pace) sono stati portati al caos totale innumerevoli stati (clicca quì). Le primavere arabe furono solo un inganno come lo è a mio vedere la guerra in Ucraina. Quali potrebbero essere quindi i principali motivi di tale conflitto? Per prima cosa, amando la pace e la libertà più di ogni altra cosa, credo fermamente nella “legittima difesa”. Sarebbe troppo chiaro se fossimo di fronte ad uno stato belligerante che attacca un secondo stato. In questo caso nessuno direbbe nulla. Pur non parteggiando per nessuno dei due stati, ne per la Russia e ne per l’ Ucraina, analizzando, vedo in contrapposizione una vittima (l’Ucraina) un carnefice occulto (l’occidente) ed un difensore dei propri confini (la Russia). Analizziamo bene la questione: da una parte assistiamo ad un occidente che stando all’agenda di Davos entro il 2030 deve per forza di cose, unire il mondo in un Nuovo Ordine Mondiale, nella creazione di un mondo senza più confini, abitato da una società di razza mista e senza tradizioni (più controllabile) ed un solo governo autoritario. Per poter compiere il progetto del NWO è necessario allineare le principali potenze mondiali: USA, CINA e RUSSIA. A voler guardare il quadro Geopolitico, Cina e Russia non intenderebbero partecipare al progetto ma intenderebbero proseguire per conto proprio. Gli USA sarebbero in parte bloccati dalle mosse astute del precedente Presidente Donald Trump. E l’UE dove si pone? Rimane l’ UE che intenderebbe proseguire sulla strada dell’ agenda di Davos ma che non riesce a farlo, per il fatto di non possedere ne coesione fra stati e ne esercito in grado di contrapporsi alla Russia di Putin. Questa nazione fallimentare, l’UE, si ritroverebbe piuttosto sola, con l’incarico di combattere la Russia per arrivare al compimento dell’ agenda di Davos. Per compiere gli obbiettivi decisi a Davos quindi, all’occidente (USA ed UE) non resta che agire d’astuzia ovvero stuzzicare “l’orso russo” con i propri piani strategici, messi a punto negli anni (installazione di laboratori di armi batteriologiche in prossimità del confine russo, eventuale entrata nella NATO dell’ Ucraina, con la eventuale possibilità ovviamente di installazione di missili in prossimità del confine russo e tanto altro). In questo modo l’occidente riuscirebbe ad agire nel nascondimento ed ad incolpare la Russia di aggressione.
La Russia, che in realtà starebbe difendendo i propri territori. Diciamo ad onor del vero che si starebbe verificando un caso paragonabile a quello che fu per la questione della “crisi dei missili a Cuba” nel 1962 (clicca quì). In questo caso gli USA si difesero (con ragione) da una minaccia verso la propria nazione, però nel caso della Russia è aggressione: ragionate. Le mire espansionistiche di un occidente malato di potere, un occidente che negli anni ha eroso il territorio ex soviet, stanno ormai prevaricando avvicinandosi troppo alla linea rossa. Il NWO credo che non entusiasmi proprio nessuno, tuttavia il sistema usa la pace per giustificare i crimini di aggressione occulta occidentale. Oggi piuttosto che la guerra (che non dovrebbe mai essere) sarebbe necessario il dialogo ma per dialogare sono necessari due contendenti che abbiano la limpidità di intenti che l’occidente a mia opinione non ha. Ora cercheremo di analizzare gli “attori” di questa triste avventura:
UCRAINA: In questo caso credo che l’Ucraina altro non sia che la vittima sacrificale al potere globalista, il cosiddetto “vaso di coccio” fra i due vasi di ferro. L’Ucraina un paese presieduta da un presidente a mio parere “fantoccio” che rischia di venire stritolata fra due forze.
RUSSIA: In Russia assisteremmo ad una leadership non certo democratica al cento per cento ma neppure totalitaria al cento per cento. Putin starebbe dimostrando di non essere un uomo debole ma neppure un dittatore. Oserei definire il leader russo un “uomo forte”, personaggio se vogliamo carismatico, necessario per governare un paese come la Russia. Putin, un uomo che non intende fare gli interessi del globalismo e neppure entrare nel NWO ma che intende fare gli interessi solamente del proprio popolo, la Russia. Potremmo definire Putin come un nazionalista ed i nazionalismi, oggi, in un mondo volto forzatamente verso la globalizzazione non sarebbero certo ben accetti. Per allineare quindi la Russia al NWO ed arrivare al compimento dell’ agenda di Davos entro il 2030 Putin deve essere sconfitto dalle forze perverse occidentali.
OCCIDENTE: Le forze occidentali si dimostrerebbero un “pollaio di anatre zoppe”. L’UE non è uno stato e non ha neppure un esercito, inoltre è legata all’energia proveniente dalla Russia (popolo amico fino a pochi mesi fa) oppure in alternativa deve importate materie prime energetiche dagli stati amici di Putin. Gli USA hanno un presidente “azzoppato”, incapace di legiferare, questo per il fatto che Trump il tanto criticato Trump (quel Presidente americano che non ha mai fomentato una guerra) avrebbe fatto scacco matto agli uomini del deep state a stelle e strisce,
tramite la firma della “legge contro le insurrezioni”. Ci troviamo quindi di fronte ad un occidente depotenziato che per forza di cose, insiste a combattere come può (economicamente) contro un paese, la Russia, potenza militare e potenza atomica, guidata da un leader molto determinato, intelligentissimo e lucido. Per completare il quadro dobbiamo ricordare anche un secondo risvolto di questo periodo turbolento.
Un secondo importantissimo aspetto lo si potrebbe analizzare alla luce della fede. In questo caso saremmo di fronte ad un occidente “apostatico” svuotato dalla fede cristiana (e questo potrebbe essere il vero nocciolo della turbolenza), un’ occidente che insiste nel parlare di pace, senza neppure sapere di cosa stia parlando. Saremmo di fronte ad un occidente che insiste parlando di pace come di una bandiera politica, non come vera pace. In occidente assistiamo ad una chiesa cattolica purtroppo in grande crisi per vari motivi, una chiesa incapace di smarcarsi (e forse neppure lo desidera) dal pantano in cui si sarebbe inserita, “facendo l’occhiolino ai poteri forti” demoniaci del NWO. Dall’altro canto assisteremmo ad una Russia ortodossa che al contrario di fede ne possiede tanta. Tutto questo si contrapporrebbe ancora una volta ai progetti di Davos, in uno scontro epocale fra il bene ed il male, uno scontro fra un blocco che vorrebbe imporre un mondo ingiusto,
autoritario e senza Dio, per poterlo in seguito condurre sulla strada di una religione assolutamente falsa (come riportato nelle sacre scritture) e quindi, poter arrivare all’ incoronazione dell’ anticristo come leader mondiale. Per concludere saremmo di fronte ad una grandissima lotta non solamente umana ma in modo particolare escatologica del bene contro il male. Saremmo di fronte ad una lotta in cui l’inganno si starebbe rivelando il principale attore. Il “generale inganno” principale alleato dell’occidente, un “generale” in grado di portare alla rovina non solamente popoli interi ma l’intera umanità. Le parole di Klaus Swab Rothschild confermerebbero quanto accennato (clicca quì)
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