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In questi giorni abbiamo parlato del Rally 1000Miglia che nel pomeriggio di oggi inizierà con la partenza della prima autovettura alle 15,30, dal Centro fiera dal Garda di Montichiari. Abbiamo non pochi lettori appassionati al settore dell’automobilismo sportivo ma anche altri, che pur conoscendo poco la dinamica del Rally, ci avrebbero richiesto via e-mail, un articolo per spiegare brevemente cos’è il Rally quindi li accontenteremo. Nella prima intervista un equipaggio femminile composto da madre e figlia, l’equipaggio Perosino. Nella seconda intervista Anna Tomasi navigatrice dell’ equipaggio di Luca Pedersoli. Luca Pedersoli di Gavardo, correrà questa 44 esima edizione su VW Polo GTI R5. Un grande nome nel mondo del Rally 1000Miglia Luca Pedersoli, uno de più esperti conoscitori di questa competizione e protagonista di molte gare, ultima vittoria nel 2019. Arrivati a questo punto offriremo una breve “infarinatura” che possa aiutare i vari lettori (“digiuni” dell’ambiente Rally) che avrebbero il desiderio di iniziare a conoscere questo bellissimo ed affascinante sport. Offriremo pertanto qualche breve spiegazione che possa aiutarli a capire e quindi amare il Rally. In questo articolo quindi parleremo dello sport del Rally (facendoci aiutare anche da un articolo uscito tempo fa su QN motori). In modo particolare permetteremo di iniziare a conoscere questa competizione sportiva meravigliosa e molto spettacolare in occasione del Rally 1000Miglia che in questo week end si svolgerà sul territorio bresciano. Possiamo iniziare affermando che anche nel Rally, come in ogni disciplina sportiva, il primo approccio sia la passione. In genere molti campioni dello sport automobilistico, in modo particolare quello su pista, hanno iniziato da bambini correndo per passione e divertimento su moto cross per poi passare al Kart, quindi, dopo essersi ben posizionati nelle categorie preposte, sarebbero passati alle auto da corsa. Si impara a guidare le auto da Rally in genere con molta pratica. Nel Rally esistono piloti autodidatti come ad esempio la signora Perosino che ci ha concesso l’intervista. E’ importante sapere che spesso i piloti Rally non hanno la possibilità di effettuare test sul percorso stabilito. L’unico aiuto che possono avere quindi sono una grande esperienza unita ad una grande pratica nella guida, con qualsiasi tipo o marca di vetture preparate per il Rally. Il pilota è abituato ad affrontare qualsiasi tipologia di percorso ed ogni tipo di difficoltà. Nel Rally sono consentiti differenti manti stradali, si passa dalle strade asfaltate allo sterrato, sterrato asciutto, bagnato, quindi diverse “mescole” da scegliere nella composizione degli pneumatici. Anche in questo caso team e piloti devono avere una buona esperienza tecnica. La guida può avvenire giorno e notte quindi il pilota ed il navigatore, devono essere sempre vigili e svegli. La resistenza assoluta è una delle componenti cha accompagnano i rallysti. Non è una eventuale pioggia a fermare il Rally. La gara deve proseguire anche in caso di cambiamento delle condizioni atmosferiche. Servono all’equipaggio una forte resistenza alla stanchezza e la concentrazione continua, l’abitudine nel guidare con lucidità per ore ed ore chilometro dopo chilometro. Per poter raggiungere buoni risultati nel Rally è necessario guidare sempre tanto. Il tempo trascorso al volante della macchina è per un pilota il requisito più prezioso per il proprio perfezionamento in questa disciplina sportiva. Più si guida più si sviluppano strategie tecniche, riflessi prontissimi, in grado di permettere il superamento di ostacoli sempre nuovi. Tuttavia esistono oggi varie scuole Rally che organizzano corsi di specializzazione per piloti più o meno esperti. Una guida quindi che non risparmia le prestazioni delle automobili per il fatto di essere una competizione mista, con tratti di regolarità ma altri di velocità cronometrata. E’ necessario sapere che il Rally si svolge su strade pubbliche e non su un particolari circuiti come gli autodromi. In questo caso ripeto, siamo di fronte ad una gara di regolarità ma anche di resistenza e velocità su percorso misto, non sempre composto da strade asfaltate ma anche bianche. La velocità nel Rally non è da trascurare. E’ necessario possedere una notevole esperienza e preparazione per poter spingere la propria vettura al limite delle prestazioni, e le prestazioni di queste vetture sono davvero ottime a partire dalla potenza per arrivare al sistema frenante ma anche alla preparazione delle vetture. Non sarebbe una novità poter assistere ad entusiasmanti gare con auto che velocemente affrontano le curve in accelerata su strade sterrate. Questo è il Rally: entusiasmo allo stato puro. Le basi dell’insegnamento Rally prevedono per prima cosa la posizione nella guida che deve essere necessariamente comoda.