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Siamo entrati nel mese di aprile, il periodo primaverile significa anche denuncia dei redditi. Nelle prossime righe cercheremo di comprendere quali saranno i termini per effettuare la denuncia dei redditi per quest’anno. L’arrivo della Certificazione Unica o CU precede la dichiarazione reddituale quindi se vi fosse già arrivata è un chiaro segnale che fra non molto dovrete recarvi dal commercialista o presso un CAF per dichiarare le entrate dello scorso anno.
Ricordiamo che ogni anno si dichiarano le entrate dell’anno precedente. Potrebbe sembrare superfluo specificarlo ma per le persone giovani nulla è superfluo. Specificare i particolari è sempre un vantaggio. Nella nostra nazione i contribuenti sono tre: dipendenti, pensionati e partite iva o imprenditori. I cittadini soggetti a reddito saranno obbligati alla compilazione del modello redditi o in alternativa per la detrazione di eventuali spese relative alle visite mediche, farmaci e altro, del modello 730.  L’Agenzia delle Entrate lo scorso mese ha completato il lavoro di messa a punto di appositi moduli e delle relative disposizioni per la compilazione e invio della modulistica. Per questo sarebbe opportuno conoscere le regole da seguire iniziando dai casi nei quali, è obbligatorio presentare la denuncia dei redditi parallelamente a eventuali scadenze ed esoneri.
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A chi spetta dichiarare il proprio reddito

La denuncia dei redditi spetta a tutti quei cittadini che hanno percepito un reddito da lavoro l’anno antecedente la denuncia. Per capirci meglio, nel 2025 il cittadino lavoratore presenterà all’Agenzia quanto avesse percepito nel 2024 e così via ogni anno. La prima data da tenere monitorata sarà quella del 30 aprile. A fine mese l’Agenzia metterà a disposizione la dichiarazione pre-compilata e il modello 730 dedicato ai dipendenti e pensionati, le fasce più facili da gestire. Il pieno del periodo delle dichiarazioni aprirà ufficialmente da maggio, tuttavia non tutti i soggetti saranno tenuti all’invio.

Il modello 730

Questo tipo di modello dichiarativo dei redditi dovrà essere utilizzato per quei contribuenti che avessero conseguito un reddito nel 2024 oppure ai detentori di partita iva o autonomi anche nel caso non avessero percepito alcun reddito. Nel caso dei lavoratori dipendenti e pensionati che avessero ricevuto il CU entro il 17 marzo l’invio non è obbligatorio a patto che nel corso dell’anno antecedente (2024) si siano percepiti solamente i redditi descritti nel CU. L’invio è comunque consigliabile in modo da avere un beneficio detrattivo di eventuali deduzioni, in merito a eventuali spese deducibili sostenute durante l’anno come ad esempio spese mediche, spese di farmaci e altro, cui la legge fiscale permetta la detrazione. Per i soggetti autonomi invece, la dichiarazione redditi è sempre obbligatoria.

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Sono obbligati alla dichiarazione quei lavoratori dipendenti (o assimilati) che avessero cambiato più lavori durante l’anno, vezzo molto comune oggi con i contratti a termine che portano spesso il lavoratore a lavorare per più aziende. In questo caso i lavoratori dipendenti che avessero ricevuto più di un CU nel caso in cui l’imposta del reddito superi di oltre 10,33 Euro il totale delle ritenute subite dovrà produrre la denuncia dei redditi e spesso accade debba pagare delle tasse. I dipendenti che avessero percepito indennità INPS o erogata da altri enti oppure somme di integrazione salariale, saranno obbligati all’invio se per errore non fossero state effettuate le trattenute oppure se non ricorressero le condizioni per l’esonero. Un altro gruppo di lavoratori come i dipendenti a cui il sostituto d’imposta avesse riconosciuto deduzioni dal reddito e detrazioni di imposta non spettanti in parte o in tutto, saranno soggetti all’invio anche nel caso di un solo CU. Il medesimo discorso vale per i lavoratori dipendenti che avessero percepito redditi da privati non soggetti per legge, a versare la ritenuta d’acconto. Sono un esempio i collaboratori famigliari, addetti alla casa, autisti e altri casi. Altri soggetti obbligati all’invio saranno coloro che avessero percepito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente, come pure i dipendenti ai quali non fossero state trattenute addizionali comunali o regionali IRPEF, a patto che l’importo per ogni addizionale sia superiore a 10,33 Euro. Anche i contribuenti con plusvalenze reddituali da assoggettare all’imposta sostitutiva saranno obbligati all’invio, come pure i docenti scolastici che avessero ricevuto compensi da lezioni provate e ripetizioni e che volessero fruire della tassazione sostitutiva presentando il quadro RM del modello redditi persone fisiche 2025.

Gli esonerati dall’invio

Quest’anno i soggetti esonerati dall’invio sono quei contribuenti (diversi dai possessori di partita iva) che avessero percepito redditi con imposta non superiore a 10,33 Euro.

Il contribuente che possieda esclusivamente dei redditi per abitazione principale, per fabbricati non locati a patto che il fabbricato non sia ubicato nel medesimo comune dell’abitazione principale. Redditi da pensione o lavoro dipendente percepiti da un solo sostituto di imposta che, qualora fossero state versate addizionali IRPEF abbia effettuato il conguaglio. Soggetti con reddito da lavoro dipendente o pensionati, redditi da abitazione principale e relative pertinenze, altri fabbricati non locati ubicati in un comune diverso dall’abitazione principale. Lavoratori a reddito proveniente da rapporti di collaborazione continuativa compresi fra i lavori a progetto. Esonerati dall’invio anche i possessori di pensioni di invalidità, guerra, accompagnamento, e pensioni sociali, redditi esenti come pensioni INAIL, borse di studio, pensioni di guerra e pensioni sociali. Soggetti a imposta sostitutiva (differenti da quelli in cedolare secca) come interessi su investimenti (BOT) o altri titoli di debito pubblico. Soggetti da ritenuta alla fonte a titolo imposta come ad esempio interessi bancari sui conti correnti delle banche o postali come pure i redditi da lavoro socialmente utile. Non sono esonerati dall’invio della dichiarazione redditi coloro che dovessero restituire il trattamento integrativo.

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La date per la presentazione della dichiarazione

Come regola generale vale la data del 31 ottobre come data massima che riguarda in modo principale le partite iva. Per la presentazione del 730 la scadenza è anticipata al 30 settembre.

Per i titolari di redditi dichiarabili con il modello 730, la scadenza per l’invio è anticipata al 30 settembre.

Dichiarazione dei redditi 2025 Scadenza
Modello 730 30 settembre
Modello Redditi 31 ottobre

 

Per quanto riguarda i versamenti delle imposte dovute al fisco, la prima scadenza è il 31 giugno ma sarà possibile la rateizzazione mensile sino al 16 dicembre come anche il differimento del primo versamento al 30 luglio. Per i rimborsi IRPEF i pagamenti dovranno partire dal mese di luglio e saranno subordinati alla tempistica di invio del 730.

Dichiarazione dei redditi precompilata

La tempistiche per la precompilata saranno le medesime delle sopracitate. Il modello 730 e il modello redditi online diverranno disponibili dal 30 aprile e da maggio si potranno trasmettere al fisco.

La novità 2025

La principale novità dell’anno in fatto di dichiarazione dei redditi sarà dedicata alle partite iva che dal 2024 potranno accedere in via sperimentale al modello dei redditi precompilato con lo scopo di semplificare le dichiarazioni dei redditi.

Contributi

I regolamenti specificati in questo articolo sono stati tratti dal portale “informazione fiscale.it”

Informazione pubblicitaria: ricordiamo che il CAF GE.MA Multiservice potrà aiutarvi e consigliarvi nella compilazione della denuncia dei redditi, oltre che consigliarvi su eventuali problematiche legate appunto al delicato tema reddituale. Per evitare errori che poi si potrebbero pagare anche piuttosto cari, consiglieremmo di affidarsi a uno studio di professionisti del settore come un CAF o come dei commercialisti esperti. 


 

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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