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FRANCIACORTA HISTORIC: CLASSIFICHE FINALI

FRANCIACORTA HISTORIC

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ARTICOLO OFFERTO DA TINTEGGIATURE CIRELLI CRISTIAN TRAVAGLIATO BRESCIA
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La gara di regolarità della Vecars, Franciacorta Historic si è rivelata un grande evento. E’ la prima volta che noi la seguiamo e devo dire che il nostro intuito ancora una volta non ci ha tradito. Siamo di fronte ad una gara semprlicemente spettacolare come anche la Winter Marathon organizzata dalla stessa Vecars nel mese di gennaio. In questo caso si tratta di vere e proprie gare, per nulla facili. Queste sono gare che nonostante abbiano la componente dominante della regolarità sono in grado di riportare ai tempi passati, quando gli equipaggi erano agguerriti, correvano per vincere. Anche in queste competizioni organizzate della famiglia Vesco molti partecipanti corrono per vincere, si impegnano a fondo. Credo che queste tipologie di sfide automobilistiche siano comunque adatte per coloro che desiderassero partecipare come passeggiate o passerelle ma su certi aspetti forse si annoierebbero.

Fotografia Pierpaolo Romano

Dal punto di vista della bellezza dei territori in cui transitano le vetture storiche queste gare non fanno una piega. Esse passano in località da sogno quindi il fattore turistico è presente con le proprie difficoltà naturali nelle percorsi montani stidiati per questo scopo, tuttavia partecipando a questa gara in Franciacorta è necessario impegnarsi in una serie infinita di prove senza stancarsi. Ho notato come questa gara non passi in pompa magna in piazze storiche o centri storici con lo scopo di mettere in risalto le auto e gli equipaggi. In questo caso l’organizzazione formata da grandi piloti della regolarità, ha concentrato l’ importanza della gara sulle prove. Un’infinità di prove speciali, circa 60 con una media di una prova ogni 2,5 km su 140 km di percorso. Devo dire che la Franciacorta Historic sia stata una gara davvero appassionata. Per noi che l’abbiamo seguita come equipaggio stampa con una vettura di moderna concezione non è stata semplice. I soli 140 km in una giornata hanno lasciato il proprio segno nella stanchezza a fine giornata. Non oso immaginare i partecipanti con le proprie automobili non certo confortevoli come la nostra e con la massima attenzione nell’effettuare un’infinità di prove cronometrate che per forza di cose devono essere precise al centesimo di secondo. Devo dire che sia la Winter Marathon che la Franciacorta Historic siano fra le poche gare restate davvero tali, sfode automobilistiche davvero aprticolari, vere competizioni nelle quali ho scoperto partecipanti pieni di adrenalina e con i riflessi ai massimi livelli, pur trattandosi talvolta di piloti non certo giovanissimi ma vecchie “volpi” della regolarità. Queste sono le gare dei grandi driver, i veri appassionati del podio e della regolarità, piloti che se esistessero ancora le gare di velocità come fu per la 1000Miglia, penso si avventurerebbero in una lotta all’ ultimo chilometro pur di tagliare per primi, il nastro del traguardo. La prossima gara che seguiremo e della quale presto inizieremo a parlare sarà a giugno, la 1000Miglia. Credo che molti top driver della Franciacorta Historic li vedremo avventurarsi sulle strade della 1000Miglia, fra foreste, paesaggi mozzafiato, campagne e passi montani. Dopotutto per loro la Franciacorta Historic si sarebbe rivelata una grande occasione, una full immmertion davvero difficile anche a scopo di allenamento in attesa della corsa più bella del mondo. Nel caso della 1000Miglia si tratterebbe di un grandissimo evento, migliaia di chilometri percorsi in pochi giorni e di una serie di prove da non poco conto. La 1000Miglia è sempre la 1000Miglia anche se devo ammettere che le differenze fra le gare di Vecars e le gare organizzate dalla 1000Miglia siano differenti. Nel caso delle gare organizzate dalla 1000Miglia saremmo di fronte a meravigliose gare di regolarità che sanno coniugare la passione per l’automobilismo e la competitività con la bellezza paesaggistica, e con la soddisfazione di integrarsi con la storia delle varie località in cui la gara transita. Una fusione quindi di bellezza, competitività e turismo alla riscoperta delle località italiane più belle ed affascinanti. Nel caso delle gare organizzate da Vecars saremmo di fronte a gare che prediligono in modo assoluto il fattore agonistico e competitivo pur coniugando la bellezza delle zone in cui transita. Manca forse la componente turistica, tuttavia penso che questo fattore sia stato pensato come un fattore secondario nelle gare organizzate da Vecars, per il fatto che l’imprinting agonistico è il primo requisito a dover essere messo in evidenza.Dopotutto, ricordo che le gare di Vecars sono organizzate da grandi piloti, esperti ed appassionati della ragolarità e della competitività, come Andrea Vesco campione incontrastato di moltissime gare fra cui la 1000Miglia ed il padre esperto pilota nell’ambito della regolarità automobilistica ma anche grande conoscitore di automobili storiche. Queste gare sono organizzate per vincere, non certo per avventurarsi solamente in una piacevole “passeggiata”. In questo caso le gare di Vecars sono pensate per mettere a dura prova le abilità degli equipaggi e la resistenza delle proprie vetture. Credo che le gare organizzate da questo grande team di organizzatori di sfide automobilistiche del settore storicol, non abbiano mai perso il sapore agonistico insito nelle antiche competizioni a quei tempi di velocità, ma la bellezza di queste gare di regolarità è proprio questa: essere delle vere e proprie sfide da vincere. In questo articolo pubblicheremo le classifiche finali che hanno visto la vittoria di Aliverti con la propia FIAT 508 C del 1938.

 

 

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Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno