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La gara di regolarità della Vecars, Franciacorta Historic si è rivelata un grande evento. E’ la prima volta che noi la seguiamo e devo dire che il nostro intuito ancora una volta non ci ha tradito. Siamo di fronte ad una gara semprlicemente spettacolare come anche la Winter Marathon organizzata dalla stessa Vecars nel mese di gennaio. In questo caso si tratta di vere e proprie gare, per nulla facili. Queste sono gare che nonostante abbiano la componente dominante della regolarità sono in grado di riportare ai tempi passati, quando gli equipaggi erano agguerriti, correvano per vincere. Anche in queste competizioni organizzate della famiglia Vesco molti partecipanti corrono per vincere, si impegnano a fondo. Credo che queste tipologie di sfide automobilistiche siano comunque adatte per coloro che desiderassero partecipare come passeggiate o passerelle ma su certi aspetti forse si annoierebbero.
Dal punto di vista della bellezza dei territori in cui transitano le vetture storiche queste gare non fanno una piega. Esse passano in località da sogno quindi il fattore turistico è presente con le proprie difficoltà naturali nelle percorsi montani stidiati per questo scopo, tuttavia partecipando a questa gara in Franciacorta è necessario impegnarsi in una serie infinita di prove senza stancarsi. Ho notato come questa gara non passi in pompa magna in piazze storiche o centri storici con lo scopo di mettere in risalto le auto e gli equipaggi. In questo caso l’organizzazione formata da grandi piloti della regolarità, ha concentrato l’ importanza della gara sulle prove. Un’infinità di prove speciali, circa 60 con una media di una prova ogni 2,5 km su 140 km di percorso. Devo dire che la Franciacorta Historic sia stata una gara davvero appassionata. Per noi che l’abbiamo seguita come equipaggio stampa con una vettura di moderna concezione non è stata semplice. I soli 140 km in una giornata hanno lasciato il proprio segno nella stanchezza a fine giornata. Non oso immaginare i partecipanti con le proprie automobili non certo confortevoli come la nostra e con la massima attenzione nell’effettuare un’infinità di prove cronometrate che per forza di cose devono essere precise al centesimo di secondo. Devo dire che sia la Winter Marathon che la Franciacorta Historic siano fra le poche gare restate davvero tali, sfode automobilistiche davvero aprticolari, vere competizioni nelle quali ho scoperto partecipanti pieni di adrenalina e con i riflessi ai massimi livelli, pur trattandosi talvolta di piloti non certo giovanissimi ma vecchie “volpi” della regolarità. Queste sono le gare dei grandi driver, i veri appassionati del podio e della regolarità, piloti che se esistessero ancora le gare di velocità come fu per la 1000Miglia, penso si avventurerebbero in una lotta all’ ultimo chilometro pur di tagliare per primi,
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