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Pensando a questo caso mi sovviene un articolo scritto anni fa. Il caso venne riportato su questo media e descritto in un vecchio articolo. Purtroppo il “caso” dimostrerebbe essere “ciclicamente attuale”
Anni fa parlammo della salmonellosi, una malattia antica come il mondo, una patologia che non sarebbe per nulla debellata. Nonostante le innumerevoli precauzioni igieniche, la salmonellosi anche ai nostri giorni, ogni tanto, riesce prepotentemente ad uscire allo scoperto, in modo particolare nell’aprirsi della stagione estiva o primaverile ed in seguito ne spiegheremo i motivi. Non è un caso se il clima tiepido riesca a facilitare la proliferazione questo particolare batterio ma ne spiegheremo i motivi nelle prossime righe. Quest’anno ecco un ritorno alla salmonellosi.
Mi accennò il fatto alcuni giorni fa un amico proprietario di un negozio alimentare, tuttavia pensai fra me e me che fosse un problema ormai passato mentre invece saremmo nel pieno della contaminazione. La Salmonella in questo periodo mina la tradizione pasquale che vede il consumo di ovetti di cioccolato anche se, in questo caso, potrei dire che la salmonella sia una piaga che minerebbe la salute e la serenità pasquale in particolar modo dei nostri piccoli, i bimbi, dato che si nasconderebbe in alcuni lotti di ovetti Kinder ma anche in altri snack. La Ferrero sarebbe riuscita a ritirarne alcuni lotti, tuttavia potrebbe essere che altri siano già stati consumati o acquistati. Dopotutto la tradizione pasquale prevede appunto il consumo di ovetti di cioccolato, quindi in questo caso il “terreno” è più fertile del solito, in fatto di consumo di uova dolci. Alcuni tuttavia si starebbero facendo delle domande su come sia possibile, oggi la salmonellosi, con tutte le precauzioni igieniche imposte alle aziende produttrici di generi alimentari. Prenderemo quindi spunto da un articolo uscito sul quotidiano Il Giornale, un articolo che spiega i possibili motivi di tali contaminazioni. Uno dei fattori di rischio ricordiamo essere consumo di alcuni alimenti crudi come le uova ma anche della carne o del pesce che potrebbero ospitare il batterio. Attenzione la salmonella non è un virus ma un batterio. Oggi sentiamo sempre parlare di virus ma attenzione che i batteri nocivi non sono per nulla da sottovalutare. Per ridurre potenziali rischi nel contrarre la salmonellosi sarebbe sempre bene cuocere gli alimenti. Nel caso delle verdure è necessario lavarle molto bene, soprattutto se concimate con concimi organici, naturali come ad esempio il letame. Cuocendo gli alimenti è normale che il batterio muoia, e che quindi non possa più nuocere (se presente).
Ovviamente il batterio non è sempre presente negli alimenti sopracitati. Personalmente sono un consumatore anche di cruditè e devo dire di non aver mai preso la salmonellosi, tuttavia è un rischio che aumenterebbe, con il consumo di alimenti crudi e freschi (non abbattuti) anche se in Italia i controlli devo dire facciano la propria parte, permettendo un calo del rischio. Tuttavia per la nostra sicurezza alimentare cuocendo bene gli alimenti o richiedendoli abbattuti (alimenti portati alla temperatura al cuore di +3° C in pochi minuti tramite l’uso di una sonda o in circa 90 minuti) sarà possibile non avere problemi di contrarre la salmonellosi, e quindi consumare i propri cibi con sicurezza. Con questo metodo è possibile evitare la proliferazione dei batteri. A seguito di questo trattamento i cibi abbattuti dureranno fra l’altro tre volte in più del normale, senza il rischio del deperimento. Il rischio di contrarre le salmonellosi consumando cruditè abbattute (o in alternativa alimenti ben cotti) diviene veramente minimo se non inesistente. Anche altri fattori tuttavia possono portare alla salmonellosi. In questo caso il batterio lo troviamo nel cioccolato. Nel caso del cioccolato, spiega Il Giornale, potrebbe essere che la Salmonella abbia preso possesso del cacao durante la fase di lavorazione. L’allarme Salmonella sarebbe scattato in vari paesi europei non solamente in Italia.
(da Il Giornale) L’Edc, in una nota ha fatto sapere che il 6 aprile sarebbero stati registrati 134 casi di infezione di Salmonella Typhimurium monofasica in 9 Paesi europei.
Cerchiamo quindi di capire cosa sia la Salmonella e come riesca ad agire nel il soggetto ospitante. La Salmonella troverebbe terreno fertile nell’intestino dei mammiferi fra cui l’uomo ma anche dei rettili e degli uccelli. Il batterio della Salmonella sarebbe responsabile di infezioni a carico dell’apparato gastro intestinale, ed inizierebbe l’opera di moltiplicazione, quando incontrerebbe le adatte condizioni di temperatura. Anche per questo in genere la salmonellosi appare nei periodi caldi o spesso nei paesi caldi, proprio per il fatto di trovare una temperatura favorevole.
Tuttavia il batterio della Salmonella non vive in ambienti a forte PH acido e muore di fronte alle alte temperature. Anche le basse temperature riescono a combatterla impedendo la proliferazione della Salmonella da -5 gradi C. Ora cercheremo di capire come il cacao possa aver subito la contaminazione, dato che gli esperti che starebbero occupandosi della cosa inizierebbero ad esporre alcune tesi a riguardo. Il cioccolato in questo caso potrebbe essere stato vittima di ingredienti contaminati. La produzione di cioccolato avviene in quattro fasi: raccolta, fermentazione, essicazione e torrefazione. Spesso queste fasi della lavorazione del cacao rappresenterebbero la porta d’accesso per i batteri, che in seguito proseguiranno per la propria strada fino alla produzione del cioccolato e quindi al proprio consumo. La tostatura dovrebbe essere la fase più sicura, proprio per la temperatura altissima alle quali il cacao viene sottoposto. In questo caso eventuali batteri dovrebbero morire. Tuttavia (spiega il Giornale), la Salmonella potrebbe farsi strada in seguito alla fase post tostatura sempre che l’acqua per la lavorazione della pasta di cacao fosse contaminata. Detto questo non resta che prestare molta attenzione ai sintomi della salmonellosi, sintomi non certo da sottovalutare. I sintomi della salmonellosi si presentano con la comparsa di febbre in genere legata a forti coliche addominali e dissenteria anche con eventuali perdite di sangue. Nel caso riscontriate sintomi di questo genere contattate il medico di fiducia, in modo particolare se foste al corrente che la persona malata possa aver ingerito alimenti a rischio di Salmonella.
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