Foto di Henryk Niestrój da Pixabay
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     ARTICOLO OFFERTO DA M.G. ENGINEERING DARFO B.T. BRESCIA

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Conosciamo bene la storia della Valcamonica? Credo proprio di no. A prescindere dalla storia antica cui Darfo Boario Terme è testimone con le incisioni rupestri conosciute anche con il nome tradizionale di “Pitoti”, la Valcamonica è stata anche triste protagonista di una certa storia recente. Un periodo fatto di conflitti sanguinosi, per i confini montani che passavano di mano da un giorno all’altro e poi ritornavano possesso della nostra Italia o della “nemica” Austria. Il primo conflitto mondiale ha segnato moltissimo la storia della Valcamonica. Il celebre ghiacciario “Piandineve”, una zona immensa in cui protagonista è questo ghiaccaio etetrno, sciogliendosi per l’evoluzione terrestre oggi orientata verso un clima tiepido, già da anni scopre i segreti che dal 1915 – 1918 costodisce sotto la propria coltre fredda e bianca. Non solo il Piandineve ma anche le montagne camune spesso offrono il proprio contributo nella testimonianza della storia del primo conflitto mondiale, regalando reperti di appartenenza ai militari italiani di allora ma anche ai militari austriaci di quegli anni davvero difficili. Spesso fra le montagne camune si notano trincee, camminamenti

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e nei punti più alti e nascosti non sarebbe la prima volta che qualcuno incontri gavette, elmetti, pallottole o vecchie armi appartenenti agli eserciti che durante la prima guerra mondiale si scontravano ferocemente per la conquista di qualche montagna in più nel territorio nemico confinante. Una guerra fratricida fra popoli europei davvero tragica, come tragiche sono tutti i conflitti armati. Una guerra seguita purtroppo circa un ventennio dopo, da un secondo conflitto ancor peggiore. La Valcamonica tuttavia resta un vero e proprio “serbatoio di storia” per il periodo del 1915 – 1918. Per comprendere la storia di questa interessantissima zona montana la Proloco di Vezza d’Oglio ha organizzato un evento che certamente farà felici gli appassionati di storia ma anche quelle persone che non conoscendo appieno alla storia della mitica valle bresciana, avessero intenzione di conoscerla meglio. Penso che la conoscenza possa essere un grande alleato per la comprensione dei territori, delle tradizioni ma soprattutto dei popoli. Questa sera la pressentazione dell’evento avverrà a Vezza d’Oglio ore 21.00
presso la Sala Conferenze di Torre Federici
(ingresso libero)

 

Incontro con… l’appassionato di storia

Giovedì 27 Luglio | ore 21.00
c/o Sala Conferenze di Torre Federici (ingresso libero)

Il curatore Paolo Marini presenta “LORENZO BARCO – LE POSIZIONI ALTISSIME NEL GRUPPO DELL’ORTLER 1915-1917.
Cenni sulle occupazioni e sulle sistemazioni di alta montagna”.
Una testimonianza inedita sulla vita a cui furono costretti centinaia di uomini per oltre tre anni, raccontata attraverso le parole e dalle immagini di oltre cento fotografie scattate all’epoca dei fatti.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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