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ITALIA: STRADE PIU’ SICURE di Maira Alcantara

IL RAPPORTO ISTAT

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Nel marasma delle notizie impopolari o notizie scomode ecco arrivare al contrario una buona news, una notizia in grado di regalarci un po’ di ossigeno, in particolar modo in questo periodo estivo nel quale molti di noi partiranno per le ferie. Ferie in questo caso davvero meritate, soprattutto necessarie per smaltire le tensioni del passato lookdown per la pandemia da Covid. Una gran buona notizia è il fatto che nel 2019 sarebbero stati registrati 172.183 incidenti stradali in Italia, incidenti di una certa gravità che avrebbero portato al ferimento di persone. Perché una buona notizia quindi? Per il fatto che

Foto di Valter Cirillo da Pixabay

il numero degli incidenti automobilistici nonostante possa essere un numero importante, è in calo rispetto all’anno precedente (-0,2%) con 3173 vittime (decessi entro il 30 giorno dall’evento) e 241.382 feriti (-0,6%). Il numero degli incidenti automobilistici conferiti quindi è in calo rispetto al 2018 (-161 pari al -4,8%). In questo caso si tratterebbe dopo l’aumento registrato nel 2017, del livello minimo mai raggiunto nell’ultima decade sostiene l’ANSA. I dati sarebbero stati presi dal report sugli incidenti stradali dell’ISTAT. 2019: Lo scorso anno avrebbe visto 3173 vittime di incidenti cui 2566 uomini e 607 donne. Sarebbero deceduti 2222 conducenti di auto cui 1987 uomini e 235 donne, 417 passeggeri cui 243 uomini e 174 donne e 534 pedoni cui 336 uomini e 198 donne. Questi dati sarebbero stati presi sempre dal report ISTAT 2019. I massimi livelli negli incidenti automobilistici si registrerebbero nelle seguenti fasce di età 20-24 anni e 45-54 anni per quanto riguarda i guidatori di sesso maschile. Per quanto riguarda le donne l’età sarebbe variabile dai 75 agli 89 anni. Rispetto all’anno precedente si noterebbe un aumento fra le giovani generazioni di conducenti automobilistici e di motocicli con età compresa da 20 a 29 anni. A rischio i conducenti di biciclette e di autocarri di età compresa fra i 45 ed i 54 anni. L’aumento riguarderebbe in modo particolare i conducenti ed i passeggeri di sesso maschile fra i 20 ed i 24 anni mentre per le donne di età fra i 25 ed i 29 anni per quanto riguarda la conduzione di autovetture. A livello nazionale sarebbero state create iniziative per la protezione dei più piccoli in auto con relative campagne per la sensibilizzazione che però non riuscirebbero ancora ad offrire dei parametri tangibili sull’ utilità delle iniziative.

Foto di Valter Cirillo da Pixabay

Bambini: nel 2019 bimbi da 0 a 14 anni sarebbero deceduti in seguito ad incidenti stradali. Il 2018 vide 34 decessi quindi l’obbiettivo zero vittime non sarebbe ancora stato raggiunto. I feriti da incidente stradale invece sono generalmente giovani di età compresa fra i 20 ed i 29 anni. Rispetto al 2018 sarebbero in aumento i bambini da 0 a 14 anni e gli over 50. Per quanto riguarda l’età delle vittime saremmo di fronte ad una aumento dell’età dato comunque l’invecchiamento della popolazione italiana che non è da sottovalutare (rospetto al 2010) . Per quanto concerne la mortalità per incidenti stradali le vittime maggiori si attestano fra i più giovani (dai 15 ai 29 anni) e gli over 70. Un forte tasso di mortalità lo si nota fra la fascia di cittadini dai 85 agli 89 anni di età. (114,6 per 1 milione di abitanti) e fra i più giovani 20-24 anni (82,9 per un milione di abitanti). Anche in Europa calano le vittime della strada. In UE 25 mila cittadini sarebbero deceduti in seguito ad incidenti stradali considerando che nel 2010 il tasso fu di 31.595. L’Italia questa volta migliora il risultato con 22,9% di incidenti in meno. Negli anni fra il 2018 ed il 2019 le vittime della strada videro un calo del – 2,3% in Europa 28 e del 4,8% nella nostra nazione. Ricordiamo che nel 2010 fu rispettivamente 62,8% e 69,4%). Nel globale l’Italia si collocherebbe secondo questi dati al sedicesimo posto nella graduatoria UE. In altri stati della UE come la Slovenia possiamo assistere ad un aumento del +12,1%, in Slovacchia del +7,0%, in Danimarca un aumento del +17,1% mentre in UK del + 4,7%. Detto questo possiamo tranquillamente desumere che l’ Italia sia in progressivo miglioramento in merito alla sicurezza stradale anche se a mio parere si potrebbe magari fare di più.

Foto di SplitShire da Pixabay

Quello che è necessario comprendere è il fatto che comunque sia, quando si fosse alla guida di una qualsiasi vettura, sarebbe da pensare prima di “girare la chiave” di poter essere sia in pericolo ma anche essere un pericolo per altri cittadini, quindi sarebbe necessario comportarsi civilmente per poter salvaguardare la propria vita ma anche la vita altrui.

 

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Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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