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Brescia non è solamente una città di indiscusso valore economico ma è un polo italiano importantissimo anche per altre ragioni, una delle principali possedere atleti di indiscussa capacità. Gli atleti bresciani appartenenti alle varie discipline sportive, hanno il compito indiretto di portare Brescia nel mondo. Un grande campione che sta eseguendo alla perfezione questo incarico è Daniel Pagnoni, un atleta della Franciacorta, indiscusso campione nella disciplina orientale, Stick Fighting. In questo caso si tratta di una particolare arte marziale tipica delle isole Filippine. Lo Stick Fighting, una lotta orientale che prevede il combattimento col bastone ma anche tecniche di autodifesa e di immobilizzazione. In estremo oriente è possibile notare in questa disciplina una vasta gamma di tecniche, per il fatto che proprio il bastone occupi sin dall’antichità un vero e proprio posto d’onore fra gli stili delle arti marziali orientali. Essendo lo Stick Fighting una disciplina marziale tipicamente filippina il più importante campionato di questa tipica lotta con il bastone, ha la propria base in quelle isole orientali. Lo Stick Fighting, una disciplina derivante dal kali filippino, cui Daniel Pagnoni è assolutamente campione indiscusso ad oggi imbattuto anche se credo che resterà imbattuto per parecchio tempo. Non è facile togliere il trono ad un atleta di questo calibro, considerato il fatto che Daniel sia una vera e propria “macchina da guerra”…. Cercheremo tramite questa intervista esclusiva di conoscere Daniel Pagnoni che assieme al proprio istruttore di Stick Fighting Giancarlo Tuveri e Cristian Tuveri della Tuveri Academy, ci racconteranno delle vittorie del campione bresciano e ci permetteranno di conoscere questa secolare e spettacolare lotta orientale.
Da Google news: Una specialità nella quale Daniel Pagnoni è attualmente anche Campione del mondo in carica. Classe ’98 Pagnoni ha sbaragliato tutti gli avversari nella categoria -80 kg, conquistando l’oro in tutte e quattro le specialità. Single, Rattan, Double Rattan, Padded Stick e Padded Knife.
Giancarlo: Dove si allena Daniel ed i lottatori che praticano lo Stick Fighting e le altre discipline orientali? La nostra palestra Tuveri Academy ha la propria base a Villongo, appena al di là del confine fra Brescia e Bergamo. La nostra palestra è conosciuta per aver scoperto e plasmato, allenato, grandi campioni delle arti marziali. Siamo una realtà sportiva che propone arti marziali di differenti generi fra cui lo Stick Fighting. Abbiamo numerosi atleti che si allenano con grande disciplina e dedizione, tuttavia non sempre da una palestra esce un campione. Nel caso di Daniel si allena da nove anni, si tratta del campione mondiale di Stick Fighting, un atleta davvero dotato e molto preparato, nato per vincere. Per poter formare un campione come Daniel è necessario conoscere molto bene le arti marziali ma possedere allo stesso tempo un grande bagaglio di creatività. Le arti marziali sono una sinergia di tecnica, creatività, tradizione e spettacolarità. Non è facile come potrebbe sembrare allenare un campione del calibro di Daniel. In questo caso siamo a livelli di preparazione davvero impegnativi ed i risultati si vedono.
Giancarlo: Come si diventa campione di una disciplina sportiva come lo Stick Fighting? Divenire campioni di una disciplina del genere non è facile a prescindere che nulla è facile in genere. Il campione che emerge da un gruppo di ragazzi tutti molto ben allenati, credo abbia qualcosa in più, altrimenti tutti sarebbero campioni del mondo. In questo caso saremmo di fronte ad un innato mix di componenti positive. La prima dote di un campione credo sia la fortissima passione ma anche la determinazione per quello che pratica, unita da un allenamento ben fatto e serio. Seconda dote di un campione a mio vedere è essere in possesso di un indiscusso carattere competitivo. Un fattore davvero importantissimo consiste anche nell’ appoggio della famiglia. Se la famiglia sprona l’atleta e gli sta vicino nelle vittorie ma anche nelle sconfitte, riceve quell’appoggio psicologico necessario per poter iniziare a formarsi come un vero e proprio campione in quello che pratica. Nelle discipline orientali conta molto la tecnica, ma ha un importante ruolo anche la componente psicologica.
Giancarlo: Stick Fighting, di cosa si tratta? Come già specificato è un’arte marziale nata nelle isole Filippine che deriva appunto dal kali filippino. Ogni anno le Filippine ospitano il campionato del mondo di Stick Fighting. Colui che dovesse vincere quel campionato sarebbe proiettato di colpo nell’ olimpo dei campioni over the topo di questa disciplina orientale.
Daniel: quali sono state le tue vittorie? Sono riuscito due volte a vincere il titolo di campione del mondo di Stick Fighting nelle Filippine. Il primo incontro mondiale si tenne a Cebu City ed il secondo a Maui nelle Hawaii. Per quanto riguarda l’ Europa ho guadagnato tre titoli europei . Il primo titolo lo vinsi in Gran Bretagna a Daventry, il secondo a Londra ed il terzo a Bucarest. Quello di Bucarest è il titolo più recente, risale ad una decina di giorni fa. Ho vinto più volte i campionati italiani e vari campionati internazionali. Ho combattuto vittoriosamente in varie nazioni del mondo come le Filippine (nella “tana del giaguaro”), le isole americane Hawaii, in Turchia, in Romania ed in California. Per quanto riguarda la California ho un bellissimo ricordo. In questo caso fui invitato dal Maestro Ron Balicki ad un campionato internazionale nella “mecca del cinema”. Ron Balicki ricordiamo essere il genero di Ino Santo allievo del grande Bruce Lee, attualmente marito di Diana Lee – Ino Santo. Anche in questo incontro mi aggiudicai il primo posto. In California parteciparono alla competizione anche il mio istruttore Giancarlo Tuveri con il fratello Cristian. Ricordo che feci la conoscenza di grandi esponenti del cinema Hollywoodiano ma anche delle arti marziali internazionali. Fu una grande e piacevole esperienza.
Daniel: Durante il campionato nelle Filippine? Fu un campionato davvero “sudato”. Non è facile giocare in casa dell’avversario, dov’è nata questa disciplina. I filippini sono grandissimi atleti, è uno dei loro sport principali. Comunque sia anche in questo caso venni premiato con “l’oro”. Devo ringraziare davvero immensamente i miei preparatori. Credo che solamente tramite una preparazione adeguata si possa pensare di sconfiggere una serie di campioni provenienti da tutto il mondo. La Tuveri Academy dopotutto è al Top nella preparazione degli atleti per lo Stick Fighting. La loro scuola non ha mai sbagliato ed ha sempre creato grandi campioni.
Daniel: I tuoi prossimi obbiettivi? Il Campionato del mondo credo dovrò combatterlo ancora, dato che ad oggi sono campione imbattuto, e sarebbe mia intenzione impegnarmi per il mantenimento del titolo mondiale. La sfida quindi credo sarà prossima. In questo particolare e delicato periodo data la questione della pandemia in atto, starebbe procedendo tutto a rilento, tuttavia credo che prima o poi si potrà iniziare ancora a partecipare ai campionati nazionali ed internazionali con una certa disinvoltura. Noi comunque stiamo lavorando. Dopotutto ai miei attuali livelli è necessario allenamento continuo. Non è possibile adagiarsi. Da settembre se tutto andrà bene inizieranno i campionati italiani per poi combattere gli europei e quindi tornare alle sfide mondiali. Ora stiamo preparandoci anche per i campionati che si terranno in Ungheria ma è ancora presto per parlarne. Tuttavia ti anticipo qualche particolare. Il campionato ungherese è un evento molto interessante per il fatto, che gli ungheresi adottino uno stile diverso dal nostro e la palestra che conosciamo ha sede a San Diego in California. Stiamo facendo l’impossibile per poterci fare onore anche in questo campionato.
Giancarlo: Cosa prevede per Daniel nel prossimo futuro? Prevedo una serie di successi per il fatto che sta dimostrando un grande impegno, grande capacità e competitività. Non è certamente l’atleta che dopo aver vinto tutto si adagia sugli allori. Certamente tutto può succedere, tuttavia per quanto mi riguarda per molti particolari Daniel è favorito poi ricordiamoci che è il campione mondiale ancora imbattuto, quindi deve fare di tutto per mantenere il titolo mondiale e lui ne è cosciente. Per questo si sta impegnando moltissimo.
Giancarlo: Uno stile particolare nella vostra disciplina? Il Bangao. A Bukarest abbiamo partecipato a campionati anche con questo stile che comprende bastoni di 1 metro e 80 cm ma anche combattimento con i coltelli. Il Bangao è uno stile molto spettacolare che sta riscuotendo sempre più successo da parte degli appassionati ma anche del pubblico.Ringraziamo Daniel Pagnoni e Giancarlo Tuveri, di Tuveri Academy, per averci concesso questa interessante ed esclusiva intervista. Questa è solamente la prima intervista. Certamente quando avremo novità in merito alle future vittorie di questo giovane campione mondiale bresciano scriveremo con vero piacere altre pagine dedicate a Daniel Pagnoni ed alle sue emozioni in gara.