ARTICOLO OFFERTO DA CAMPEGGIO PILU ROCCA D’ANFO BRESCIA
TEL 0365.809037 http://www.pilu.it
Introduzione di Goldfinger
Tutto ebbe inizio con una forma virale misteriosa, forse venuta dal nulla, forse “voluta” ma queste sono solo opinioni, quello che è la realtà delle cose è che da quel momento molto è cambiato. Da quegli anni si sono spalancate le porte al famigerato Nuvo Ordine Mondiale, quelle porte che oggi per grazia divina, a mio parere iniziano a scricchiolare fino al punto che il neonato “castello” potrebbe crollare, portando un po’ di tranquiullità e giustizia. Quello che è la realtà dei fatti sono i cambiamenti mirati che invece di mutare, tornando alle origini, nonostante il “castello” inizi a produrre crepe che ogni giorno si allargano, sono rimasti radicandosi nella società. Non è un caso se i famosi cartoons “Simpson” e prima ancora di essi quei giornalini che hanno segnato un’epoca che va dal dopoguerra ai nostri tempi e tuttora la segnano, “Topolino” avevano previsto tutto, proprio tutto. I celebri giornalini della Disney sono stati un punto di riferimento nella nostra infanzia e nella mia adolescenza. Proprio in una delle avventure del noto zio miliardario “Paperon de Paperoni” si parlava di un’innovazione che permetteva al vecchio papero di risparmiare un mucchio di denaro, lavorare da casa tramite internet ed il terminale. A quei tempi in Italia la rete era pura fantascienza. Fatto è che l’innovazione “risparmiosa” per le tasche del finanziare che da subito all’apparenza si sarebbe dimostrata vincente per tutti, anche per i dipendenti del vecchio zio, alla fine si dimostrerà un vero disastro. Finale della storia? Sempre il medesimo. L’innovazione si dimostrerà fallimentare ed a pagarne le conseguenze sarà ancora il proprio mentore, zio paperone, che dovrà pagare i danni provocati dall’innovazione del lavoro da remoto. In queste storie all’apparenza fantascientifiche, la vittoria non è mai del regista del progetto, il progetto fallisce sempre. Se ben ricordo in un’altra storia del noto zio miliardario, lo stesso personaggio aveva trovato il mondo per cambiare il clima, far piovere o far soleggiare dove lui desiderava. Anche in quel caso l’avventura si rivelerà disastrosa nel medio periodo. Le tasche del finanziere ancora una volta saranno messe a dura prova. La causa? La cupidigia del soggetto. Questi messaggi occulti nascosti fra le storie dei papari stanno a significare che nella “stanza dei bottoni” si conosce molto bene la realtà delle cose, ovvero che il NWO è un progetto fallimentare nel lungo periodo come pure il transumanesimo, l’Ai e tanto altro. Sarebbe doveroso affermare che questo genere di mass media, i cartoons, il cinema, i giornali, altro non sono che un veicolo di massa utilizzato dagli “addetti ai lavori” per render noto occultamente nascosto “fra le righe” quello che è il progetto destinato a colpire il genere umano. Dopotutto i registi del NWO non possono far nulla senza prima averci avvertito e senza l’approvazione dei cittadini, l’approvazione cosciente oppure poco cosciente, inconscia. “Chi ha orecchie per intendere intenda”, parli ora o taccia per sempre.
Questo è il motto dei registi del NWO. Purtroppo oggi coloro che hanno “orecchie per intendere” sono veramente pochi e coloro che sono disposti a disobbedire pur sapendo di venire danneggiati sono ancora meno. Gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia per non vedere il treno in corsa che li schiaccerà sono la maggior parte dei cittadini italiani. Tuttavia loro ce lo avevano detto spiegandoci le proprie mosse anni prima, tramite i media di loro proprietà, quindi “uomo avvisato…. mezzo salvato”. Sarebbe stato sufficiente non avallare il sistema, sarebbe stato sufficiente credere senza sottovalutare nulla, dire no anche alle cose all’apparenza impensabili e magari comode nel breve periodo, ma dannose nel lungo. Tuttavia forse le masse oggi starebbero iniziando a capire, aiutate da persone della comunicazione controcorrente, dai vari e “cattivi complottisti” presenti nel marasma della rete. Nelle prossime righe la giornalista Emma Martin parlerà del lavoro da remoto o telelavoro.
Articolo di Emma Martin
Telelavoro: Il Nuovo Paradigma dell’Eco-sostenibilità e del Risparmio Energetico
L’Impatto Globale del Telelavoro
In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata una priorità incontestata per le imprese, il concetto di telelavoro emerge come una soluzione rivoluzionaria, capace non solo di migliorare l’efficienza operativa, ma anche di ridurre in maniera significativa il consumo di energia e le emissioni di carbonio. Secondo uno studio condotto su scala globale, l’adozione del modello di lavoro ibrido ha portato a una riduzione del consumo energetico fino al 20% in molte aziende, grazie alla razionale gestione degli spazi fisici e all’implementazione di politiche di lavoro flessibili. Questo si traduce in bollette più basse per le aziende e in un minor impatto ambientale.
Le statistiche mostrano che circa l’84% delle aziende che hanno abbracciato questa modalità di lavoro ha registrato una decisa diminuzione del proprio impatto ambientale, soprattutto in termini di emissioni di carbonio. Questo successo è stato ottenuto grazie alla riduzione delle dimensioni degli uffici tradizionali e all’adozione di soluzioni innovative come i centri di coworking, che consentono ai dipendenti di lavorare in prossimità delle proprie abitazioni, riducendo così i costi e le emissioni legate agli spostamenti.
Benefici Ambientali ed Economici del Lavoro Ibrido
La flessibilità offerta dal telelavoro non solo si traduce in una maggiore comodità per i dipendenti, ma offre anche importanti vantaggi sia dal punto di vista ambientale che economico per le aziende. Riducendo la necessità di grandi spazi di lavoro, si assiste a una diminuzione dell’energia utilizzata per illuminazione, riscaldamento e condizionamento dell’aria, con conseguente riduzione dei costi operativi e dell’impatto ambientale.
Questo approccio sostenibile non solo contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico, ma offre anche un risparmio energetico ed economico tangibile alle imprese, che possono reinvestire tali risorse in altre aree cruciali dello sviluppo aziendale.
Il Caso Italiano: Tendenze e Prospettive
In Italia, il telelavoro sta vivendo una crescita significativa, accelerata dalla pandemia di COVID-19. Studi recenti mostrano che sempre più aziende stanno adottando questa pratica, riconoscendo i suoi benefici in termini di costi ridotti e maggiore soddisfazione dei dipendenti. Ad esempio, secondo un rapporto di McKinsey & Company, nel 2023 il 58% delle aziende italiane consentiva il lavoro da remoto almeno parzialmente, rispetto al 35% nel 2019. Questo evidenzia un aumento significativo nell’adozione del telelavoro nel contesto italiano, ed un impatto positivo su bollette della luce e consumi.
Tuttavia, non mancano le sfide. Alcuni settori, come la produzione e l’edilizia, presentano maggiore resistenza al lavoro da remoto a causa della natura stessa delle attività svolte. Inoltre, le preoccupazioni riguardanti la mancanza di cultura aziendale e la difficoltà di supervisione dei dipendenti possono frenare l’adozione diffusa del telelavoro in Italia.
Futuro del Lavoro in Italia: Verso un Modello Ibrido
Nonostante le sfide, si prevede che il telelavoro continuerà a crescere in Italia nei prossimi anni, guidato dai benefici per le imprese e i dipendenti, nonché dall’evoluzione della tecnologia. Si prevede che il modello di lavoro ibrido, che combina il lavoro in ufficio e da remoto, diventerà sempre più diffuso, offrendo ai dipendenti maggiore flessibilità e alle aziende maggiori opportunità di risparmio energetico.
Questo trend rappresenta una svolta significativa nel modo in cui concepiamo il lavoro e il suo impatto sull’ambiente. Il telelavoro non è solo una tendenza temporanea, ma una trasformazione fondamentale che promuove la sostenibilità e la resilienza nel mondo del lavoro.
In conclusione, il telelavoro sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano e il modo in cui i dipendenti svolgono le proprie attività lavorative. Questo modello non solo offre numerosi vantaggi in termini di efficienza operativa ed economicità, ma contribuisce anche in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale. Con una maggiore adozione del telelavoro, sia a livello globale che in Italia, possiamo guardare al futuro con ottimismo, sapendo di aver preso una direzione che porta a un mondo del lavoro più sostenibile e incentrato sul benessere dei dipendenti.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/telelavoro-risparmio-energetico-italia/
TEL 0365.809037 http://www.pilu.it