Foto di Dave Davidson da Pixabay
Visualizzazioni: 2

ARTICOLO OFFERTO DA IMPRESA EDILE SULA IONEL BRESCIA

TEL 339.3310214

Introduzione di Goldfinger

Da sempre i venti girano in varie direzioni, una volta provengono da nord e sono gelidi, una volta soffiano da sud e sono caldi, altre volte tirano venti umidi, altri secchi, insomma i venti vanno dove vogliono e tirano in ogni direzione. Quello che è la realtà dei fatti è che cambiano continuamente. Purtroppo noto anche se a malincuore una gran facilità (da parte dei leader che dovrebbero guidare i propri popoli verso un certo benessere e verso una linea costruttiva) nell’appoggiare il malcostume e quando cambiasse il vento, condannarlo appoggiando le nuove tendenze rinnegando le decisioni prese in precedenza. Paura? Ignavia? Inettitudine? Forse un po’ di tutto. L’ipocrisia, le infinite facce della politica, la mancanza di coerenza, credo siano da sempre i nostri peggiori difetti, particolari negativi che oggi sono a mio parere portati all’esasperazione. La capacità delle politica nel non schierarsi mai, l’abilità anzi direi d’essere falsi, menzogneri, ingannatori, l’inettitudine della politica nel tenere sempre il piede in due scarpe, sarebbe oggi la morte della cultura, del buonsenso e dell’identità popolare, tuttavia come si suol dire, meglio tardi che mai. Il vento starebbe mutando direzione. L’effetto Trump starebbe prepotentemente portando ad un necessario ritorno al passato.

Foto di Dave Davidson da Pixabay

A dire il vero ormai la parola sostenibilità devo ammettere mi esca dalle orecchie, anzi a dire in vero, “sostenibilità” al mio apparato auditivo provoca un insano fastidio. A mia opinione oggi parlare di sostenibilità è insistere su un argomento perlopiù inutile oltre che ingannevole. Possiamo cercare di comprenderne il motivo analizzando la politica dei nostri periodi. Siamo a circa un mese dalle elezioni americane ed il favorito Donald Trump sembrerebbe realmente potersi insediare alla Casa Bianca per il prossimo quinquennio.

Il tentativo di togliere dalla scena il coriaceo e originale presidente non è stato casuale, ciò sarebbe avvenuto tramite i due attentati sventati all’ultimo momento, che a dire il vero  mi risultano molto nebulosi. Per quanto riguarda le elezioni americane del quinquennio passato sempre più persone sostengono siano state truccate con la vittoria forzata dei dem; tuttavia ragionando la tesi potrebbe essere reale. Tutto lascerebbe presagire che il prossimo inquilino della Casa Bianca sia proprio lui il tycoon americano dalla cravatta rossa. I particolari li possiamo notare dal vento che finalmente starebbe cambiando direzione.

Il vento contrario

Vorrei enunciare alcuni esempi: i maggiori produttori di automobili elettriche europei sono stati costretti a ritornare ai motori termici ed a iniziare nuove ricerche sui carburanti per motori termici. Dopotutto ascoltare le cicale che sopravvivono per puri concetti teorici ha è costato loro molto caro. Ascoltare le menzogne di teorici a mia opinione in malafede, avrebbe prodotto la perdita di immense somme di denaro da fare “impallidire i morti”, perdite che rischierebbero di far saltare le aziende mondiali dell’ automotive mettendo a dura prova i bilanci di certi stati del nord Europa. Stando al quotidiano “la Verità” del 6 settembre 2024, il colosso dell’energia italiano ENI avrebbe rinunciato alle politiche energetiche green. Questi sono solamente un paio di esempi eclatanti di come il vento stia cambiando direzione. Questi sono solamente i primi esempi che son certo creeranno un effetto domino sulle grandi aziende mondiali. L’aria di cambiamento è dovuta a mia opinione all’effetto Trump. Sono questi cambiamenti di politica uniti al gradimento degli elettori americani, che in realtà ne hanno fin sopra i capelli della globalizzazione e del green forzato, a lasciar presagire che The Donald vincerà le elezioni americane. La politica verde a mia opinione scellerata, sostenuta da alcune minoranze appartenenti ad una certa linea politica, stanno finalmente cambiando ed almeno in parte molti particolari sembrerebbero tornare alla normalità. Anche questo particolare lascerebbe pensare che la situazione del pianeta Terra non sia così allarmante, anzi, direi che tutto lascerebbe intuire che la questione cambi climatici possa essere un grande inganno, creato da una certa tecnologia per rafforzare i concetti menzogneri, di una certa frangia politica sostenuta dei poteri forti della finanza mondiale. Se il pianeta fosse veramente in pericolo nessuno oserebbe tornare indietro, anche a costo di vedere fallire interi stati a causa di cambi economici troppo rapidi ed incisivi. Di fronte alla sopravvivenza del genere umano non c’è economia che tenga.

Foto di andreas160578 da Pixabay

Il vaso di Pandora starebbe per essere finalmente scoperchiato. Già alcuni potenti soggetti starebbero parlando apertamente di riduzione della popolazione mondiale che dagli ipotetici tre miliardi di persone, sarebbero mutati in meno di un miliardo di soggetti. Avete capito bene, gli otto miliardi di persone che attualmente popolano la Terra sarebbero una “palla al piede” per coloro che intenderebbero controllare la popolazione mondiale, tramite il potere assoluto, quindi dovrebbero essere eliminati. Credo che ormai con quanto sia accaduto in questi ultimi anni  finalmente molti di voi avranno iniziato a credere alle parole dei cosiddetti “complottisti” che da sempre affermano che la depopolazione mondiale avrebbe iniziato a farsi sentire, a partire dal dopoguerra tramite diverse strategie psicologiche, legislative e pratiche, arrivando all’apice dall’entrata in campo della pandemia. Dalle parole di un certo “filantropo” è stato possibile farsi un’idea molto precisa sulle sorti del genere umano, anzi, a dire il vero a mia opinione nell’arco del prossimo decennio credo che la statistica pronosticata dal sedicente “filantropo” possa andare oltre le aspettative previste, riducendo la popolazione mondiale di ben oltre le aspettative  degli organizzatori.

Nonostante l’effetto Trump i media si preoccupano ancora di sostenere “il sistema”, dopotutto loro, penso sostengano coloro che evidentemente li foraggiano. Dopo tutto quanto è accaduto, ancora si continua a parlare di sostenibilità, di cambi climatici, di inquinamento, colpevolizzando il genere umano, sdoganando quello che penso sia un inizio di genocidio legalizzato e di sostituzione etnica. Il vocabolo più inutile e pericoloso di oggi è proprio quello: “sostenibilità”. In merito a questo vocabolo nelle prossime righe cercheremo di comprendere la sostenibilità legata alla musica elettronica in un articolo di Eva Rose. Spero ardentemente che il vocabolo “sostenibilità” possa rapidamente passare di moda come altrettanto auspico, che l’effetto Trump possa portare ad un rapidissimo e radicale cambio di rotta, fermo restando che il tycoon newyorchese mantenga la sana politica del precedente mandato, dopotutto è uno dei pochissimi Presidenti americani a non aver creato alcun conflitto nel mondo.

Effetto guerra

Non vi siete mai chiesti quale sia lo scopo della guerra? Pensate davvero che i conflitti provengano dall’odio? Se fosse il vostro pensiero sarebbe meglio che iniziaste a ragionare. L’odio è una conseguenza creata per mandare al macello i popoli. Ormai penso che abbiamo compreso come le guerre non provengano dall’odio di un popolo verso un altro popolo ma da obbiettivi economici, totalmente economici. Ragionando comprendo che non è un caso il fatto che proprio in questi ultimi periodi il mondo sia in preda a guerre feroci. I miliardi di Euro che le case automobilistiche avrebbero perso ascoltando le “cicale” che friniscono da anni ingannando i popoli, devono essere recuperati. Se così non fosse sarebbe il fallimento di stati trainanti l’economia di macro stati. Le perdite subite dal passaggio ingannatore dal motore termico all’elettrico, deve essere recuperato in qualche modo come? Cosa ci sarebbe di meglio di alcuni teatri di guerra sparsi per il mondo? Così facendo, considerando che in genere le fabbriche di autovetture possiedono anche linee produttive per armamenti come autoblindi, carri armati, motori aeronautici, elicotteri e via dicendo, il gioco è fatto. Tramite qualche nuovo teatro di guerra, queste linee trasversali potrebbero essere in grado di fermare l’emorragia economica delle singole aziende dell’ automotive, riportando (forse) entro qualche anno, i bilanci vicini al pareggio o addirittura in attivo, salvando di conseguenza le aziende che avessero obbedito ad imposizioni errate.

Foto di Defence-Imagery da Pixabay

Ora tuttavia, dopo qualche ragionamento che son certo che condividerete (anche se non è solo questo il motivo dei conflitti) vi lascio all’articolo anticipato nelle righe precedenti.

Decibel Open Air 2024: musica elettronica e sostenibilità all’insegna dell’energia pulita

Il Decibel Open Air 2024 unisce musica elettronica e sostenibilità a Bosco Albergati, puntando su energia pulita, zero emissioni di CO2 e l’eliminazione della plastica monouso, per un festival divertente e rispettoso dell’ambiente.

Il Decibel Open Air 2024 si immerge nel verde

Il Decibel Open Air è uno dei principali festival di musica elettronica in Italia, noto per portare sul palco alcuni dei più grandi artisti del panorama internazionale. Ogni anno, decine di migliaia di appassionati si riuniscono per godere di due giorni di musica, arte e intrattenimento, immersi in un’atmosfera vibrante e coinvolgente. Per l’edizione 2024, il festival non si concentra solo sulla musica, ma abbraccia anche la sostenibilità. L’evento si svolgerà il 7 e l’8 Settembre nella suggestiva cornice di Bosco Albergati, un’area verde tra Modena e Bologna, simbolo perfetto della nuova direzione ecologica intrapresa dall’organizzazione. 

L’obiettivo? Trasformare il Decibel Open Air in un festival a impatto zero, con un’attenzione particolare all’energia pulita e alla riduzione delle emissioni di CO2.

Certificazione Carbon Neutral, Plastic Free e Raccolta Differenziata al Festival 2024

Al centro della strategia sostenibile del Decibel Open Air 2024 è la certificazione CO2 Carbon Neutral. Questo riconoscimento attesta che l’evento compenserà le emissioni di carbonio generate durante le giornate del festival. Grazie all’adozione di soluzioni energetiche rinnovabili e all’efficienza dei sistemi utilizzati, il festival si impegna infatti a bilanciare le emissioni inevitabili attraverso progetti di compensazione certificati. Questo approccio rende il Decibel Open Air non solo un evento musicale di successo, ma anche un esempio virtuoso di responsabilità ambientale​

Oltre all’efficienza energetica, il festival sta facendo passi da gigante nella riduzione dei rifiuti. L’edizione 2024 sarà infatti completamente plastic-free, eliminando l’uso di plastica monouso nei punti ristoro e nelle aree comuni. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere il 90% di raccolta differenziata, riducendo drasticamente la quantità di rifiuti inviati in discarica. Per supportare questa missione, il festival offrirà ampie postazioni per la raccolta differenziata, sensibilizzando i partecipanti sull’importanza di un corretto smaltimento​

Festival sulle note della sostenibilità: un esempio da seguire

La scelta di Bosco Albergati, il più grande bosco di pianura dell’Emilia Romagna, come nuova location del festival, rappresenta un simbolo tangibile dell’impegno verso la sostenibilità. Immerso nella natura, il festival si propone di armonizzare l’intrattenimento con il rispetto per l’ambiente, dimostrando che grandi eventi possono essere organizzati senza compromettere l’ecosistema. Questa visione di sostenibilità punta a ispirare non solo gli altri festival musicali, ma anche le future generazioni di organizzatori e partecipanti.

Con queste iniziative, il Decibel Open Air 2024 si pone come un modello di innovazione nel settore degli eventi musicali. L’impegno per l’energia sostenibile, la riduzione dei rifiuti e la protezione dell’ambiente naturale non solo migliorano l’esperienza dei partecipanti, ma contribuiscono a lasciare un’impronta positiva sul pianeta. Il Decibel Open Air non è solo musica e divertimento: è anche un messaggio potente su come i grandi eventi possono essere una forza per il cambiamento, senza compromettere l’ambiente.

Foto di Pexels da Pixabay

Sostenibilitá nell’organizzazione e nei partecipanti

Partecipare al Decibel Open Air in modo sostenibile non richiede grandi sacrifici, ma può fare una grande differenza per l’ambiente. Ecco alcuni suggerimenti semplici e pratici da considerare per vivere il festival rispettando il pianeta:

  • Preferire mezzi di trasporto ecologici: utilizzare i mezzi pubblici, come treni o autobus, o organizzare un carpooling per ridurre le emissioni di CO2 legate agli spostamenti.
  • Utilizzare auto elettriche: se possibile, viaggiare con un’auto elettrica e ricaricarla presso stazioni alimentate da energia rinnovabile offerte da fornitori come Wekiwi, Egea o Plenitude.
  • Portare una borraccia riutilizzabile: evitare l’uso di plastica monouso, portando una borraccia da riempire alle stazioni d’acqua messe a disposizione dal festival, che promuove un ambiente plastic-free.
  • Smaltire correttamente i rifiuti: rispettare la raccolta differenziata utilizzando i punti di smaltimento appositi, per contribuire alla riduzione dei rifiuti inviati in discarica.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/decibel-open-air-sostenibilita/

TEL 339.3310214 

Visualizzazioni: 2
Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

0 Condivisioni