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Ridendo e scherzando è già arrivato agosto, il tempo vola alla velocità della luce. Le tanto attese vacanze estive si sono via via modificate nel tempo ed hanno assistito una certa fascia della popolazione, in modo particolare quella degli autonomi, spostare le proprie vacanze anticipando il periodo. Luglio è stato protagonista dei viaggi, contro tendenza ad agosto che da sempre, è il priodo “vacanziero” per eccellenza. Stando alle ultime tendenze il periodo estivo italiano (concentrato per tradizione ad agosto ) ultimamente si è diluito su luglio e settembre. La tendenza ad avere agosto protagonista delle ferie non è solamente il fattore climatico più caldo dell’anno ma anche il fatto, che le grandi industrie hanno sempre cercato di concentrare nel mese di agosto le vacanze dei propri dipendenti. Così facendo la tendenza si è da sempre riflessa anche sull’indotto. Negli ultimi anni il trend si è modificato per il fatto che le grandi industrie italiane si sono purtroppo ridotte. Le aziende artigianali medie e piccole, hanno preferito spostare l’obbiettivo, anticipando o posticipando il periodo di ferie. Devo dire che agosto a mio parere non è (da sempre) il miglior periodo per spostarsi.
Dopo questo preambolo cercheremo di comprendere la tendenza dei vacanzieri dei nostri giorni, anche a livello finanziario. E’ da anni che alcuni istituti bancari italiani hanno iniziato a proporre finanziamenti con la finalità di potersi permettere le vacanze. I prestiti per le vacanze non sono un buon termometro finanziariamente parlando, sono il segnale che molti oggi non possono permettersi di andare in vacanza. Ad alcune persone potrebbe apparire un’assurdità e credo proprio che lo sia. Premetto che oggi le vacanze siano da considerarsi maggiormente necessarie di ieri, per il fatto che il sistema vita nel nostro mondo attuale è sempre più stressante. Non è il lavoro che stressa maggiormente il cittadino ma ciò che gli gira intorno. Tassazioni sempre più alte per i lavoratori autonomi e non solamente, scadenze, retribuzioni che da almeno un decennio sono ferme nonostante l’aumento continuo del costo della vita, servizi che di contro vanno a rotoli provocando stress continuo ed esborsi extra di denaro. I servizi offerti alla cittadinanza sono spesso di qualità mediocre, questo fattore aumenta i costi dei cittadini che sono costretti rivolgarsi al settore privato con ulteriori esborsi di denaro. Per una visita medica mutuabilead esempio passano mesi nonostante le contribuzioni si paghino profumatamente. Questo meccanismo riesce a far si che il cittadino della cosiddetta “classe media”, quella classe che il sistema avrebbe in progetto di impoverire fino a farla sparire obbligando a scendere alla classe povera, fatichi ad arrivare a fine mese. La classe “povera”
Morto un tassello di libertà (senza opposizione) il sistema passerà a mettere paletti anche ad altre libertà e via dicendo fino a che la democrazia che in realtà piace a tutti, verrà definitivamente eliminata con conseguenze ovvie e senza rendersene conto. Quello che è vero è il fatto che oggi molte persone non possano permettersi di andare in vacanza e questo è un termometro piuttosto pericoloso che denota il fatto che la popolazione italiana stia rapidamente impoverendo.
Gli istituti di credito, La simulazione:
Per poter comprendere la situazione degli interessi TAN e TAEG di alcuni istituti di credito e di alcune finanziatrie abbiamo effettuato una simulazione sul portale https://www.prestitionline.it/prestiti-personali/lista-offerte-prestito-personale.asp
Nella simulazione abbiamo inserito: motivo del prestito: vacanze. Età richiedente 56 anni, zona di residenza Brescia, occupazione impiegato settore privato, retribuzione Euro 1400/mese. Importo richiesto EURO 3000,00 da restituire in 3 anni. Il risultato è stato una rata mensile apartire da 94,12 EURO/mese a 99,55 Euro/ mese per un triennio. Interessanti il TAN ed il TAEG che vanno da un minimo di 7.11% ad un massimo di 10,90% (TAN) e di un massimo di 13.05% ad un minimo di 8,39% (TAEG). Ciò che interessa a noi è il TAEG ovvero le spese di interessi unite alle spese fisse (spedizione, gestione prestito ecc). Come potete notare i tassi di interesse e di spesa per i prestiti di questo tipo sono davvero alti. Su 3000 Euro di capitale in tre anni dovrete restituire lo stesso capitale arricchito da un’interesse che varia da 388,32 Euro (nel migliore dei casi) ad un massimo di 583,8 Euro.
Le agenzie
Anche le agenzie di viaggio hanno dovuto subire alcune mutazioni obbligate. Da una parte la digitalizzazione ha fatto in modo che spesso i biglietti aerei (un tempo acquistabili in agenzia) possano essere comprati direttamente in rete. Resta inteso che il servizio dell’agenzia sia unico oltre che una garanzia. Per qualsiasi problema riguardo agli spostamenti ed all’organizzazione dei pacchetti vacanza, l’agenzia resta al fianco del cliente sino al rientro.
Un italiano su 3 non può permettersi di andare in vacanza
In Italia, più di un terzo dei lavoratori, il 30,75% per la precisione, non può permettersi una vacanza a causa di problemi economici. La situazione non è migliore in Europa, dove l’estate perde il suo calore: su 38 milioni di lavoratori, uno su cinque non riuscirà a partire per le ferie.
In Italia e in Europa le ferie diventano un lusso ?
L’ultimo report di Eurostat ha portato alla luce un’amara realtà: il 19,5% del totale dei lavoratori non può concedersi una settimana di riposo fuori casa, a causa dell’aumento dei costi delle vacanze, particolarmente dei pacchetti turistici. Il prezzo medio di un pacchetto di almeno 4 notti ha raggiunto i 2.967 euro, marcando un significativo incremento rispetto al 2018. L’Italia non fa eccezione, con un costo medio di 1.319 euro, considerato eccessivo per molte famiglie. La situazione appare ancor più fosca considerando che in 14 Stati su 27 dell’UE, il costo di una vacanza supera lo stipendio mensile di un lavoratore con salario minimo.
Prestiti in crescita: quando le vacanze costano care
Il desiderio di evasione e riposo ha però spinto molte famiglie a ricorrere a prestiti. Nel secondo trimestre di quest’anno, la domanda di prestiti finalizzati alle vacanze ha registrato un aumento del 83,3% rispetto al periodo precedente, rappresentando l’2,2% del totale dei prestiti erogati. Questo dato disegna un quadro preoccupante della situazione economica italiana: un cittadino su tre è costretto a rinunciare alle vacanze o a indebitarsi per concedersi qualche giorno di riposo. Allarmanti le stime della Confederazione europea dei sindacati (Ces) che indicano che 38 milioni di lavoratori europei non avranno la possibilità di godersi una vacanza quest’anno.
Non solo caro vacanze: aumenta il prezzo del carburante e della luce
L’aumento del prezzo medio di un pacchetto vacanze non è l’unica sfida che stanno affrontando i cittadini italiani: oltre a questo devono far fronte anche ad un incremento dei prezzi dei carburanti e delle bollette della luce.
Per quanto riguarda l’energia, l’ARERA ha stimato che la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023) sarà di circa 1.150 euro, +7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
La benzina self-service ha raggiunto la cifra massima di 1,88 euro al litro e 0,78 per il GPL, superando il valore dell’anno precedente prima dell’applicazione dello sconto sulle accise.
Le scorte ridotte di prodotti raffinati negli Stati Uniti e la chiusura di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia hanno contribuito all’aumento del prezzo dei carburanti. Inoltre, l’interruzione del taglio delle accise dal 1° gennaio 2023 ha portato a un aumento generalizzato dei prezzi. In questo contesto, risparmiare diventa ancora più difficile e fondamentale, soprattutto per coloro che stanno pianificando di andare in vacanza.
Tasse ai super profitti e aumenti salariali: La Risposta della Ces
La situazione critica ha portato la Ces a lanciare un appello all’Unione Europea e ai governi nazionali: è urgente porre fine alla crisi del costo della vita attraverso l’adozione di tasse straordinarie sui super profitti e aumenti salariali adeguati per ripristinare il potere d’acquisto dei lavoratori. La sfida è complessa, ma non si può ignorare il diritto al riposo e al divertimento, diritto fondamentale per la qualità della vita e per il benessere sociale. Le vacanze non possono e non devono diventare un lusso per pochi.
Fonte: Studio ProntoBolletta
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