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Se ne son dette di tutti i colori sulla celebre frase pronunciata da un certo premier riguardo alla guerra in Ucraina ed ai condizionatori. Praticamente per accontentare il sistema, che sinceramente avrebbe deciso di avventurarsi in una guerra, che a mia opinione non ci compete e che a quanto pare gli italiani nemmeno vorrebbero, dovremmo iniziare anzitempo a pagarne lo scotto e divenire dei “cavernicoli”, patendo la calura estiva ed il freddo invernale, nelle nostre abitazioni. Assurdo non credete? Assurdo ripeto, proprio per il fatto che nessuno, in Italia a quanto pare, desidererebbe entrare in guerra con qualcuno, meno ancora con la Russia di Putin.
“Preferite la pace o il condizionatore”?
Mai domanda fu tanto ipocritamente fuorviante e colpevolizzatrice. Come di consueto ormai viene colpevolizzato
il popolo di una nazione, per una guerra a mio parere veramente assurda, comoda solamente a determinati poteri forti. Credo proprio che il mondo stia per arrivare finalmente a capire la verità, quella verità che per anni sarebbe stata occultata ai cittadini. Penso proprio che il mondo sia arrivato ad un bivio vero e proprio. A mia modesta opinione credo che questo particolare momento altro non sia che molto vicino all’apice nella lotta del bene contro il male, una lotta che credo fermamente porterà finalmente ad una schiacciante vittoria del bene, dei buoni, degli onesti, dei pacifici, degli amici di Dio e di conseguenza alla sconfitta del male, quei poteri forti di stampo a mia opinione satanico, che vorrebbero guidare l’intera umanità portandola verso un baratro mortale, un precipizio nel quale non sarebbe più possibile tornare indietro. (introduzione di Goldfinger)
Davvero dobbiamo spegnere i condizionatori quest’estate?
“Preferite la pace o il condizionatore? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre!” Così ha terminato un intervento il premier Mario Draghi nella conferenza stampa il 6 aprile. La crisi energetica impone delle scelte per il Governo che andranno inevitabilmente ad impattare i consumatori, che hanno già visto negli ultimi mesi bollette stratosferiche. Ma quali sono veramente i rischi? Saremo costretti a spegnere i nostri condizionatori nei mesi estivi visto il continuo del conflitto? Oppure si tratta di un allarmismo eccessivo? L’ Italia, secondo le stime del Governo dovrebbe avere un’autonomia energetica fino a tardo Ottobre.
Scenari possibili: blocchi energia?
Nel caso di razionamenti dell’energia le prime cose ad essere colpite non sarebbero ovviamente i consumatori domestici. E’ stata già introdotta una stretta sui termosifoni e condizionatori nelle pubbliche amministrazioni in cui dal primo maggio 2022 al marzo dell’anno prossimo, negli uffici pubblici la temperatura non può essere superiore ai 19 gradi d’inverno e meno di 27 gradi durante il periodo estivo. Un’altra possibile stretta potrebbe essere individuata nell’illuminazione pubblica, già applicata da alcuni sindaci con regolamento municipale, ma potrebbe riguardare più su larga scala il nostro paese. Insieme a ciò, un altro bersaglio dei tagli diventerebbe necessariamente il condizionatore e in generale la climatizzazione estiva. Questa infatti è causa di una grande percentuale del consumo elettrico durante i mesi più caldi, soprattutto in uffici e ambienti pubblici.
Ma quanto costerebbe un condizionatore con i prezzi attuali di energia?
Un condizionatore in casa con i prezzi attuali dell’energia potrebbe apparire persino come un lusso! Mentre infatti negli anni scorsi nei mesi estivi copriva circa un 10% della bolletta elettrica, quest’anno potrebbe considerarsi un vero e proprio lusso che, al netto di blocchi di legge che ne impediscono l’utilizzo, potrebbe essere anche tenuto spento per scelta di alcuni per risparmiare in bolletta. Il consumo di un condizionatore dipende ovviamente dalla classe energetica di questo che solitamente va dalla F per i meno efficienti alla AA. Utilizzando il prezzo dell’energia elettrica di riferimento dell’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) di 0,3102 €/kWh. I prezzi potrebbero andare quindi dai 400 ai circa 220 euro per ogni condizionatore all’anno. Questo va poi comparato al numero di condizionatori a disposizione per ogni singolo ufficio o appartamento, tenendo conto che il rincaro colpisce e colpirà anche tutti gli altri dispositivi. La scelta di tenerli spenti potrebbe quindi essere più legato al prezzo in sè per molti italiani.
Condizionatore o Ventilatore, quale è meglio?
L’alternativa al condizionatore risiede nel ventilatore, un dispositivo meno in grado di raffreddare, ma consuma veramente meno rispetto al condizionatore?
La risposta è Sì e non di poco!
A parità di ore di utilizzo intatti il ventilatore consuma addirittura 15 volte in meno rispetto a un tradizionale condizionatore. Quest’ultimo infatti come abbiamo visto nella tabella precedente, anche dei casi di maggiore efficienza energetica, richiede consuma almeno 700kWh, mentre un ventilatore appena 50kWh! Nel caso quindi il secondo potrebbe essere il mezzo preferito dagli italiani di questa estate per abbassare i consumi!
Fonte: https://energia-luce.it/news/ventilatore-condizionatore-estate-2022/
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