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Abbiamo sempre visto l’ Unione Europea con un certo sospetto, come una nazione falsamente democratica e debbo dire che dopo aver letto questo approfondimento dal blog “Lo straniero” del giornalista Antonio Socci www.antoniosocci.com che spiega come sempre più la URSS e la UE siano due entità non proprio distinte, anzi, molto simili fra loro, analoghe in parecchi aspetti, gli approfondimenti dell’articolo confermerebbero i miei sospetti. Detto questo cercheremo di capire dove sono le analogie di queste due entità che oserei apostrofare come “bestie”.
URSS: ai tempi dell’impero sovietico l’URSS fu governata da un gruppo di 15 persone non elette che però si attribuirono gli incarichi vicendevolmente senza mai dover rispondere a nessuno
UE: l’ Unione Europea attualmente è governata da 24 persone non elette che si dividono gli incarichi senza dover rispondere a nessuno, persone che in questo caso non conosciamo e fra l’altro non possono essere rimosse da alcuno.
URSS: l’URSS ebbe un parlamento il cosiddetto Soviet Supremo, un’ entità che serviva per timbrare le decisioni prese dal Politburo.
UE: una similitudine al Parlamento URSS lo avrebbe oggi il Parlamento UE, I burocrati dell’ attuale Unione Europea sono super pagati e passano da una posizione all’altra senza dover render conto a nessuno di eventuali successi o da eventuali risultati ottenuti.
URSS: nell’ ex URSS il regime imponeva il proprio volere con la forza, la repressione, l’URSS nei rapporti con i paesi del patto di Varsavia usava la forza militare per riuscire ad ottenere quanto desiderava.
UE: l’Unione Europea non usa la repressione come invece accadeva nell’ URSS ma usa la forza economica, anzi oserei dire la prepotenza economica per ottenere i risultati desiderati quindi il potere per arrivare dove vuole comportandosi a mia opinione come uno spregiudicato faccendiere.
URSS: l’ex impero rosso si proponeva l’obbiettivo di creare una nuova entità storica, un popolo solo, unico formato da vari paesi ma tutti uguali privati di ogni sovranismo, di identità nazionale, privati di tradizioni se non quelle imposte dal regime.
UE: la UE vorrebbe piegare i propri stati membri annientando in essi ogni forma di sovranismo, ogni forma di tradizione, ogni forma di identità nazionale svuotandoli per poi colmarli con un’identità imposta dagli euroburocrati.
URSS: l’ex impero sovietico limitava assolutamente la libertà di pensiero del proprio popolo, come avviene normalmente nei paesi nei quali vige una dittatura.
UE: l’attuale Unione Europea non è tanto distante dall’ URSS in quanto propone una sorta di “gulag intellettuale” meglio conosciuto come “politicamente corretto” o “politically correct” pertanto ogni persona è invitata a mantenersi su questa linea. Questo particolare si attesterebbe come un fatto assai grave dato che denoterebbe una sorta di perdita della libertà di pensiero e di opinione. Colui che non si mantenesse sul binario del politicamente corretto verrebbe automaticamente ostracizzato e questo lo possiamo notare tutti i giorni.
URSS: nell’ URSS usavano comunicare con il popolo spacciando il concetto che fosse necessario uno stato federale per poter evitare le guerre
UE: in UE avviene la stessa cosa, questa ideologia del federalismo creato per evitare le guerre è alla base della UE e servirebbe per sorreggere anche in questo caso come fu per l’URSS il sistema bacato dell’Unione.
URSS: un sistema basato su principi imperialisti e dittatoriali è collassato con il passare del tempo lasciando una lunga scia di disperazione e problemi grossissimi che l’umanità starebbe ancora dopo tanti anni cercando di colmare
URSS: (questo non lo disse il dissidente Bukovskij ma l’ analogia la vedo io). Il rapporto con la moralità ed il divino: la la fede cristiana fu messa alla sbarra dal comunismo ateo sovietico e venne creata una sorta di mondo senza Dio, un mondo sorretto su basi prettamente umano centriche fragilissime: un gigante dai piedi d’argilla.
UE: l’attuale sistema UE starebbe cercando di creare nel nuovo umanesimo che si propone una sorta di mondo senza Dio rifiutandolo e facendo precipitare il proprio popolo in un’ apostasia sempre maggiore creando anche in questo caso una sorta di gigante dai piedi d’argilla destinato nel lungo periodo a crollare essendo fondato su basi molto fragili. La cittadinanza europea è “costretta” ad assimilare valori a mia opinione discutibili ben lontani dai valori morali che hanno protetto e condotto fino ad oggi la nostra civiltà occidentale.
Il dissidente russo esortava la popolazione europea a riprendersi la perduta indipendenza, un’indipendenza tolta con la forza e con l’astuzia mettendo attorno al collo dei cittadini ( soprattutto ai cittadini italiani) una sorta di cappio formato da decisioni prese a tavolino dai tecnocrati UE che oggi vorrebbero demonizzare coloro che cercano di far riflettere su quanto ci aspetta restando ancorati al sistema accusando queste “cassandre” di populismo, di sovranismo come se colui che parla fosse un pericolo per tutta la comunità dato che potrebbe portare a pericolose turbolenze dei mercati.
1952 (Jean Monnet) esponente di spicco della tecnocrazia francese e tedesca scrisse la frase che conclude l’articolo che riassumerebbe il concetto dell’ attuale “dittatura” europeista, una dittatura che non è esposta alla luce del sole ma nascosta fra le pieghe del DNA dell’ attuale Unione Europea.
“Le nazioni europee dovrebbero essere guidate verso un super stato senza che le loro popolazioni si accorgano di quanto stia accadendo. Tale obbiettivo potrà essere raggiunto attraverso passi successivi, ognuno dei quali nascosto sotto una veste ed una finalità meramente economica”.