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L’ INTERVISTA CHE HA SCIOCCATO GLI AMERICANI

L'INTERVISTA DEL SECOLO

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Prima di scrivere questo articolo premetto di non essere ne pro occidente e neppure a favore della Russia di Putin. Credo fermamente ce per fare giornalismo come si deve si debbano mettere a confronto le ragioni di ogni interessato senza omissioni e senza pregiudizi. Il confronto è l’unico metodo per avvicinarsi alla realtà delle cose e capire le problematiche che purtroppo ci affliggono. Descriveremo le nostre impressioni dopo aver ascoltato l’intervista del giornalista americano tradotta nella nostra lingua. Devo ammettere che molte nostre teorie combacino con parecchi concetti che sentirete nell’intervista proposta nelle prossime righe.

Per ascoltare l’intervista “del secolo” con la traduzione in italiano clicca sull’immagine sottostante.

L’intervista di Tucker Carlson

Non è cosa fcile per un giornalista americano che in passato avrebbe lavorato per importanti emittenti Tv dello “Zio Sam” divulgare un’intervista su tematiche scottanti, tanto più che quersta intervista fosse fatta a Vladimir Putin, il leader russo dipinto dai media tradizionali come un “nemico”, un malvagio, un’oppressore di popoli. proprio in questo periodo delicatissimo epr la politica amercicana Tucker Carlson, avrebbe deciso di portare a temine un’intervista molto controversa, che gli americani a Novembre dovranno affrontare il periodo elettorale, dall’altro canto per il fatto che l’intevista concessagli dal Presidente russo Vladimir Putin avrebbe permesso agli americani ed alleati, di conoscere questo leader in una veste differente e reale. L’intervista del giornalista statiunitense avrebbe permesso di comprendere la figura di Putin sotto una nuova luce, quella non manipolata dal mainstream, quelle agenzie di comunicazione che noi abbiamo sempre sostenuto essere di proprietà delle poche famiglie kazare che dominano l’occidente. Anche Putin nell’intervista confermerebbe la tesi delle agenzie di stampa non certo trasparenti ed in mani a grandi gruppi americani ed europei.

Foto di svklimkin da Pixabay

Destra e sinistra

Non preoccupatevi, destra e sinistra in questo caso non sono due fazioni politiche ma si tratterebbe di due blocchi contrapposti, quello occidentale e quello orientale. In questo articolo scopriremo le differenze sostanziali delle due leadership e delle due divfferenti viosioni politiche. Iniziamo da destra. A destra scopriamo un Putin controtendenza ai nostri politici occidentali. Tramite l’intervista scopriamo un Presidente russo esageratamente equilibrato, un uomo di enorme cultura, uno statista che conosce molto bene la storia della propria grande nazione, oltrettutto scopriamo un leader di grande lucidità, non certo guerrafondaio ma a quanto pare molto tollerante ed aperto al dialogo. Diciamo che Putin sarebbe piuttosto speculare al pensiero trumpista, per il quale rispettando tutto e tutti, l’imperativo sarebbe cucire ponti, rapporti commerciali un po’ con tutti i paesi del mondo. Nel blocco sinistro ci rendiamo conto di essere di fronte ad un blocco occidentale afferrato ad un sistema politico superato, un sistema politico ancora semi coloniale, espansivo, un’occidente con una sete di dominio senza precedenti e per dominare si disposto a qualsiasi compromesso o situazione conflittuale. Il leader di spicco dell’occidente sarebbe da vedersi il Biden, un leader controverso su cui pesano i sospetti di interessi occulti di famigliari in Ucraina, di presunti brogli elettoriali ai danni di Trump ma in modo particolare assistiamo ad un Presidente affetto (a quanto sempra) da una certa demenza incalzante, vuoi per l’anzianità del soggetto o per altre situazioni. Non mi sembrerebbe conveniente che un leader privo di lucidità o cun una lucidità limitata possa essere il Presidente degli USA, una potenza atomica. Da come potrebbe apparire l’attuale presidente americano si potrebbe nutrire il sospetto che con la responsabilità che gli pesa sul capo non sia l’uomo più adatto a svolgere tale mansione di immensa responsabilità. Per questo si potrebbe pensare che egli possa essere il “burattino, il paravento” dei poteri forti dominanti. Ricordo che dall’altro lato della barricata, vediamo un leader russo, al contrario, molto liucido, deciso, tollerante ma soprattutto in piena forma, in grado di controllare la propria nazione a tutto tondo. Per quanto riguarda il fattore Ucraina e carburanti a basso costo, provenienti dalla Russia, il caso Nord Stream lascio a voi la sorpresa ascoltando l’intervista a Putin condotta dal giornalista americano. Misteriose situazioni si celano dietro il velo della geopolitica e dell’escalation dei prezzi dei carburanti cui l’Europa è assetata.

Un nuovo sistema si contrappone al vecchio

Come anche noi abbiamo sempre sostenuto, un nuovo mondo è alle porte ed incalza prepotentemente. Questo concetto lo ribadisce anche Putin nella lunga intervista. Possiamo affermare che per noi nulla sia stato svelato di quento già non conoscessimo. L’intervista a Putin avrebbe confermato le nostre teorie e le nostre analisi sugli aspetti geopolitici che oggi preoccupano il mondo.

Foto di RAEng_Publications da Pixabay

A quanto pare già i potentati che dallo stato profondo governano in modo distruttivo l’occidente si pensa starebbero reagendo contro Tucker, dato che tramite un accordo con Musk avrebbe divulgato la preziosa intervista su X permettendo a milioni di americani di conoscere il vero volto di Putin e le proprie intenzioni ma soprattutto di far conoscere come la leadership occidentale altro non faccia che “tradire” i propri cittadini tramite strategie mirate, come la menzogna divulgata a piene mani dai media esserviti, oltre che da una certa politica occulta fatta di tradimenti verso la Russia, promesse mai onorate, parole spese per nulla, il tutto per arrivare a centrare i propri obbiettivi espansionistici verso est. Ricordiamo e spesso abbiamo affermato che la Russia ultimamente non abbia mai affrontato una politica di espansione verso ovest, contrariamente alla coalizione Nato guidata dagli Stati Uniti d’America, che da sempre cerca di erodere e di annettere i territori appartenenti all’ex impreo soviet o ex URSS. Penso che l’intervista di Tucker abbia contribuito ad aprire gli occhi agli americani dando loro un sicuro shock, oltre che a molti cittadini europei che senza conoscere a fondo gli apetti geopolitici mondiali, hanno da sempre pensato che l’impero del male o l’ex URSS si sia prolungato nell’odierna federazione russa, che al contrario non è nata come un prolungamento dell’ ex imprero sovietico ma ha subito una radicale trasformazione, rinascendo in una nazione non certo socialista dove l’accentramento dello stato possa essere dominante.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali