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Oggi proporremo questo articolo con lo scopo di offrire chiare informazioni in merito al Green pass. Tuttavia esporremo anche alcune opinioni personali in merito a questo argomento. Il documento vaccinale sarebbe stato pensato per permettere gli spostamenti in tutta sicurezza nei paesi Europei, assicurandosi che coloro che si spostassero fra i paesi UE possano offrire una prova certa di essere stati vaccinati contro il Covid-19 e quindi essere immuni al virus. Il documento vaccinale dovrebbe garantire una certa protezione dal contagio. L’idea del documento in questione sarebbe stata pensata a gennaio 2021 ed in seguito attuata e perfezionata. Il vantaggio di tale documento consisterebbe nel fatto, ripeto, di garantire una certa protezione alla cittadinanza del paese ospitante evitando di permettere
al virus una seconda pandemia. Tuttavia il documento così come sarebbe stato pensato, sarebbe in possesso anche di lati negativi. In questo caso il documento rischierebbe di provocare un’ingiusta discriminazione fra vaccinati e non vaccinati sani, ovvero quei soggetti che per legittima scelta non desiderino sottoporsi al vaccino anti Covid. In attesa di un accordo globale comunitario che avrebbe previsto un unico pass vaccinale, sarebbe stata offerta la possibilità ad ogni stato membro, di sperimentare un documento nazionale. Unica condizione “che siano pronti a rilasciare e verificare i certificati e dispongano della necessaria base giuridica” (secondo a quanto è possibile leggere nel portale della commissione). Per questo il Governo italiano avrebbe iniziato ad anticipare il Green Pass Europeo tramite un proprio documento vaccinale nazionale (a partire dal 17 giugno 2021) sotto la guida del presidente Mario Draghi, che ne avrebbe sottoscritto tutte le modalità ed i requisiti previsti. Da tale data il Governo avrebbe anche predisposto un apposito sito web in modo da offrire al cittadino, tutte le informazioni necessarie per conoscere il funzionamento del documento. Il documento vaccinale europeo ed il pass vaccinale italiano in realtà non si differenziano in maniera sostanziale. Esistono però alcune differenze fra i due documenti. Il Green pass vaccinale europeo sarebbe entrato in vigore il primo luglio 2021 in tutta la zona UE. Il documento denominato “EU digital Covid certificate” sarebbe un documento comprovante in maniera attendibile il fatto che il possessore del pass, sia stato vaccinato con una prima ed una seconda dose di vaccino anti Covid e come risultato definitivo, possa essere considerato di conseguenza un soggetto a test negativo, o in alternativa guarito dall’ avere contratto il virus. In questo caso il Green pass sarebbe disponibile sia nella forma cartacea che digitale, gratuito, dotato di QR code per la scansione dei dati del possessore e scritto in due idiomi, quello internazionale inglese e quello dello stato in cui il possessore risiederebbe. Il Green pass si ricorda essere valido in ogni paese membro dell’Unione Europea. Una delle differenze fra il Green pass europeo e quello italiano riguarderebbe in modo particolare la validità del documento vaccinale, fra la prima dose di vaccino ed il richiamo. Per poter stampare il proprio Green pass o in alternativa scaricarlo sul proprio telefono sarà necessario cliccare sul link scritto nel messaggio sms http://www.dgc.gov.it che il Ministero della salute invierà sul proprio telefono, dopo un certo periodo dalla vaccinazione.
Fatto questo sarà necessario inserire il codice (presente nel messaggio) nell’apposito spazio presente nel portale e di conseguenza seguire le istruzioni per terminare l’iter. Ultima fatica stampare il documento o scaricarlo comodamente nel proprio smartphone. Nel caso l’sms non fosse ancora arrivato sarà possibile entrare sul sito preposto http://www.dgc.gov.it quindi seguire le istruzioni. Proprio oggi leggendo un articolo presente su un quotidiano nazionale mi rendo conto che la Francia, starebbe valutando l’idea di vietare l’entrata in determinati locali pubblici come ristoranti, teatri, cinema ai cittadini non vaccinati, creando quindi una vera e propria discriminazione fra soggetti vaccinati e non, fra cittadini quindi di serie A e di serie B. In Germania invece sembrerebbe che l’esecutivo tedesco abbia deciso democraticamente di lasciare la libertà ad ogni cittadino, di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid oppure no. L’Italia invece cosa starebbe decidendo? Stando all’articolo letto questa mattina, sembrerebbe che il Governo italiano ancora una volta caldeggi l’idea del modello francese, assai discriminante, creando ancora una volta cittadini di serie A e cittadini di serie B. Così facendo il Governo in verità non starebbe obbligando a farsi vaccinare ma starebbe creando tutti i presupporti ricattatori anti democratici, necessari per fare in modo di obbligare in un certo senso a sottoporsi al siero, quei soggetti contrari o sospettosi verso la vaccinazione I contrari al vaccino o i dubitosi quindi saranno obbligati a sottoporsi alla vaccinazione con la falsa speranza della libertà riconquistata, rimanere liberi e quindi viaggiare dove desiderassero. Dico falsa speranza per il fatto che se così fosse, sarebbe l’inizio di una vera e propria dittatura sanitaria applicata sulla cittadinanza italiana. Personalmente non intendo provocare una polemica tuttavia mi chiedo: cosa si teme per i vaccinati dato che se tali, sarebbero immuni? Semmai a rimetterci saranno i non vaccinati che si contagerebbero fra di loro con le possibili conseguenze del caso. Perché si temono ancora i non vaccinati? A quanto pare il vaccino non sarebbe così efficace oppure, sotto la creazione del vaccino si potrebbe nascondersi un differente intento non certamente nobile? Quello che è la realtà delle cose è il fatto che il sistema totalitario orientato verso il controllo totale, oggi applicato pienamente nella Cina comunista, venga esportato in occidente dove a quanto pare i poteri forti starebbero facendo pressione sui governi occidentali, con lo scopo di instaurare, tramite nuovi canoni applicati secondo le usanze occidentali, precise regole di matrice assolutamente totalitaria.