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VESCO: IL SUPER CAMPIONE DELLA 1000MIGLIA

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In occasione di questa 1000Miglia 2024 abbiamo deciso di proporre un paio di domande al “campione dei campioni”: Andrea Vesco. Perchè proprio lui? Prima di tutto perchè è un campione bresciano ma in modo particolare per il fatto che le vittorie del giovane pilota sono e saranno impresse nella storia della corsa più bella del mondo. In effetti Andrea è un vero e proprio mago della regolarità. Lui sa molto bene quando guadagnar tempo e quando perderlo ma soprattutto come mantenerlo al centesimo di secondo. Di piloti temibili ultimamente ne ho visti non pochi cimentarsi nelle varie gare del comprensorio bresciano, ma come il giovane pilota della Val Trompia ne ho visti davvero pochi. Una precisione ed una maestria come quella di Andrea Vesco non si dimenticano. Sembra che il campione, la vettura ed il cronometro siano fusi insieme da un misterioso legame. Ora tuttavia arriveremo all’intervista.

opyright © Renè Official Photographer

Andrea: che sapore ha essere il terzo pilota della storia ad avere all’attivo la tripletta alla 1000Miglia?

Per prima cosa non è da confondere la 1000Miglia di velocità con quella di regolarità, sono due gare differenti. Le due prime triplette erano un “trofeo” nella 1000Miglia di un tempo, la mia nella corsa di regolarità. Tuttavia ne ho vinte quattro di 1000Miglia consecutive ma la velocità e la regolarità sono due gare molto diverse.

Sappiamo che lo scorso anno hai avuto un’incidente alla 1000Miglia ma l’hai vinta ugualmente, mi ricordi Nuvolari che arrivava alla vittoria dopo gare davvero rocambolesche talvolta con l’auto a pezzi, ma vinceva sempre.

Nuvolari era un corridore di gare di velocità, una disciplina molto diversa anche se le avventure potrebbero avere una similitudine per i guasti ed i traguardi. In effetti durante le prime prove della 1000Miglia durante l’edizione 2023, una vettura civile ci ha investito almeno a 40 km orari, recandoci danni non trascurabili ma il nostro team è riuscito ad aggiustarci l’auto, è stata una riparazione d’emergenza. La vettura che noi usiamo solitamente l’ Alfa Romeo 6C 1750 del 29 aveva un braccetto piegato, la carrozzeria malandata per l’urto ma soprarrutto era fuori convergenza per l’asse portante anteriore piegato. Un bel danno non c’è che dire, tuttavia sono i rischi che si corrono in gare come questa su strade libere, anche se si spera di non dover mai affrontare situazioni del genere. Noi abbiamo proseguito, una guida non certo facile per molti chilometri di gara ma siamo riusciti ugualmente a vincere l’edizione 2023.

la tua vetture come risponde in gerere?

La nostra è una grande vettura, un’auto nata per correre che già a fine anni 29 era avanti non pochi anni a livello di prestazioni e meccanica. Ti ricordo che l’Alfa Romeo vinceva spesso fior di gare 1000Miglia comprese. Non è il solo guasto che abbiamo subito alle 1000Miglia, un giorno si ruppe addirittura una balestra….

opyright © Renè Official Photographer

Il segreto del tuo successo?

Non ci sono segreti da svelare altrimenti te li svelerei con piacere. Io sin da bambino ho partecipato alle varie gare di regolarità, un tempo al fianco di mio padre, quindi quello della regolarità è il mio mondo, inoltre alla 1000Miglia ho sempre il medesimo navigatore che funge anche da pilota. Ci diamo spesso il cambio. Con Savinelli, siamo molto affiatati, anche lui è un esperto di autovetture storiche e di gare, sa pilotare egregiamente oltre ad essere un abilissimo navigatore. L’importante è restare concentrati, freschi il più possibile e non stancarsi.

Quale è stata la 1000Miglia più competitiva per voi?

Per quanto mi riguarda dal 2020 in poi abbiamo vinto spesso con un buon margine ma una 1000Miglia molto competitiva è stata quella de 2021. Quando siamo di fronte a gare molto combattute ci divertiamo davvero tanto. Speriamo che anche questa sia un’edizione combattuta da vincere sfoderando “gli artigli”.

Quanto ti stai allenando oggi? Ad un mese dalla gara?

Non tantissimo ogni due o tre giorni per il momento. L’allenamento lo intensificheremo sotto gara. Le ultime settimane sono le più importanti. Ad oggi abbiamo una preparazione molto promettente.

Quali sono gli equipaggi che temi maggiormente?

Partiamo da un concetto: le scuole molto valide e quindi temibili nella regolerità oggi sono tre: quella italiana, quella giapponese e quella argentina. In questi tre paesi troviamo i migliori piloti di regolarità in assoluto anche per il fatto che sono “scuole” di antica data. L’Argentina ad esempio ha iniziato ad apprezzare questa disciplina negli anni 90. Capisci bene quindi che quando ci scontriamo con italiani, argentini e giapponesi la gara diviene interessante. Non a caso gli equipaggi argentini hanno spesso vinto la 1000Miglia. Ci sono piloti temibili come l’argentino Tonconogy che secondo me è il migliore e quest’anno lo vedremo in gara. Generalmente ha anche ottime vetture. Temibili fra gli italiani abbiamo Aliverti, Di Pietra ed altri nomi che seguendo le gare conoscerai certamente.

opyright © Renè Official Photographer

Sembrava che la 1000Miglia divenisse di una settimana tu da pilota cosa ne pensi?

Son certo che lo diverrà per il centenario a mio parere. Sarà una sorpresa per festeggiare il centenario della Corsa più bella del mondo. Per me problemi non ce ne saranno sempre che le tappe siano equilibrate. Personalmente non ho paura di più giorni di gara. Che mi ha affaticato ad esempio è stato il traslare a giugno la 1000Miglia che era per tradizione a maggio. Le auto di un tempo come ad esempio la nostra 6C  sviluppano un gran calore dal motore e a giugno fa caldo quindi soffri di più. Per quanto mi riguarda se la corsa divenisse di una settimana di problemi non ce ne sarebbero. L’importante è che le tappe siano almeno quattro.

Da bresciani tiferemo per te, spero che i pronostici siano favorevoli perchè sarei contenta se la vittoria fosse di un bresciano…

Lo spero anch’io. Quello che posso dire è che ora la macchina è a posto e che io e Savinelli faremo tutto il possibile per aggiudicarci ancora la vittoria. Spero di aver di fronte una gara combattuta. Io sono competitivo di natura, preferisco combattere e giungere alla vittoria dopo aver “faticato e vinto”. Vincere facile non mi diverte più di tanto quindi se saranno presenti piloti che ben maneggiano la regolarità altro non sarò che contento.

Foto: Copyright © Renè Official Photographer

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Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno